AVERSA. Nonostante siano trascorsi tre mesi dal nubifragio che ha divelto e reso inutilizzabile il semaforo allincrocio di viale della Libertà con via Torrebianca, lamministrazione comunale di Aversa ancora deve ripristinare limportante segnale stradale.
A dispetto delle numerose sollecitazioni da parte di cittadini e associazioni, una su tutte lAifvs, la giunta finora non è intervenuta. E, intanto, resta costante il pericolo per automobilisti e pedoni. Eppure cè chi potrebbe ricordare al sindaco che dal mese di novembre il semaforo di viale della Libertà non esiste più, afferma Luca Ronga, componente del coordinamento dellassociazione politico-culturale Democrazia & Territorio.
Ci sono due autorevoli membri di questa amministrazione continua Ronga che abitano a pochi metri dal luogo in cui, solo per puro caso, non cè scappato ancora il morto. Proprio in via Torrebianca risiedono il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Stabile, una delle persone più vicine al sindaco Sagliocco, e il consigliere Paolo Galluccio, balzato agli onori della cronaca pochi giorni fa per aver presentato una mozione di rinuncia allindennità da parte di tutti i consiglieri comunali, mozione repentinamente ritirata dopo la ribellione dei suoi stessi colleghi di maggioranza. E mai possibile, mi chiedo, che Stabile e Galluccio non si siano mai accorti dellassenza del semaforo? Non voglio credere che, in questi tre mesi, non abbiano mai attraversato, a piedi o in macchina, lincrocio viale Libertà-via Torrebianca. Durante la campagna elettorale lo stesso sindaco Sagliocco affermò che un vero politico deve avere la capacità di indignarsi.
Lasciamo stare ai cittadini lindignazione, – continua Ronga – perché un politico dovrebbe avere soprattutto la capacità e la volontà di risolvere i problemi, cosa che questi signori non hanno. Daltronde non possiamo sorprenderci più di tanto dellinefficienza di questa amministrazione se, un altro consigliere comunale di maggioranza, Gino Della Valle, circa un mese fa affermava che la questione è sottovalutata e deve essere risolta con somma urgenza. Dichiarazioni che hanno avuto uno scarso riscontro. Lo stesso Della Valle, oltre ad accontentarsi di vedere scritto il proprio nome su quotidiani e siti locali, cosa ha fatto concretamente per risolvere il problema? Le sue affermazioni sono state solo fumo negli occhi dei cittadini. Eppure bastava poco. Nellultima giunta del 2012 sono stati distribuiti a pioggia una serie di contributi. Nulla da eccepire, ma era sufficiente mettere da parte una piccola cifra da ognuna di queste somme per trovare quella necessaria a riparare un semaforo.
Inoltre, – conclude Ronga – la legge prevede che una parte considerevole dei soldi ricavati dalle multe venga utilizzata per migliorare la condizione delle strade e la segnaletica. E non si venga a dire che per ripristinare un semaforo cè bisogno di una gara dappalto. Sono passati tre mesi, non ci sono giustificazioni, anche perché questo tipo di lavori rientrano nellalveo dellordinaria amministrazione.