Via Seggio, il comitato civico scrive al Consiglio Comunale

di Antonio Arduino

 AVERSA. Movida in via Seggio, il Comitato civico per la vivibilità, nato tra i residenti, scrive ai responsabili dei partiti che siedono in Assise.

Obiettivo è richiamare l’attenzione sulla problematica e sulla soluzione proposta dal primo cittadino affinché l’impegno preso e pubblicizzato dai media non resti sulla carta. “Il Comitato spontaneo per la vivibilità” dei residenti di Via Seggio,Via Cirillo, Via Virgilio, Piazzetta Lucarelli, Via S. Nicola, Piazzetta S. Paolo, Piazza Marconi, Piazza del Vescovato, a seguito della denuncia trasmessa alla Procura della Repubblica e per conoscenza agli organi preposti per competenza, ha più volte denunciato – si legge nella nota – con numerosi esposti al Sindaco e all’Amministrazione Comunale, i seri problemi di vivibilità notturna nel Centro Storico dei residenti, cui vengono negati diritti costituzionalmente protetti a causa del fenomeno di una movida serale e notturna senza le regole e i controlli previsti dall’ordinamento giuridico per permettere il contemperamento di interessi solo apparentemente confliggenti, tra imprenditori e cittadini residenti nelle zone di riferimento”. “A ben poco – continua la nota – sono servite quelle denunce e ben pochi effetti hanno sortito quegli esposti, con cui veniva descritta e motivata l’insostenibile situazione di invivibilità di chi risiede in questo quartiere, connotato da altissimo valore storico ed artistico, da una particolare toponomastica e da una morfologia i cui aspetti ben poco si coniugano con la sfrenata liberalizzazione dei numerosi locali notturni implementati nella zona”.

“Il Comitato ha denunciato – segnala tra l’altro la nota- al Sindaco e all’Amministrazione l’alto grado di inquinamento acustico nelle ore notturne, il degrado ambientale urbano, causato dai comportamenti incivili degli avventori dei locali, l’impossibilita’ dei cittadini residenti di disporre liberamente dell’ accesso pedonale, dei passi carrabili, l’alta densità di traffico nelle ore serali e notturne, il fenomeno della sosta selvaggia su marciapiedi, davanti agli ingressi di garage condominiali e privati, l’assenza di presidi serali e notturni, se non in via sperimentale da parte della polizia municipale diretti al controllo sistematico della sicurezza e dell’ordine pubblico, il deficitario intervento delle interforze operanti sul territorio”.

“Purtroppo come risposta alle richieste fatte all’Amministrazione per ottenere idonee misure d’intervento il Comitato ha visto l’Assise Comunale – sottolinea la nota – fare “melina”, nicchiare in un “silenzio” deliberativo assordante, approssimazione, confusione, tentativi di sperimentazione senza preordinati obiettivi specifici e misure definitive di risoluzione delle problematiche. Sono seguiti solo provvedimenti che non hanno affatto sanato la dequalificazione del territorio, preso di mira dalla liberalizzazione, da molti ritenuta erroneamente senza limiti e vincoli normativi”.

Da qui la necessità per il Comitato di richiamare l’attenzione dei responsabili dei partiti affinché quanto recentemente deciso dal primo cittadino non resti solo sulla carta come un buon proposito. “Anche a voi, responsabili, segretari, coordinatori, consiglieri dei partiti politici e delle liste civiche presenti ed operanti per mandato elettorale nel consiglio comunale il Comitato evidenzia la situazione di delegittimazione verificatasi nei confronti di una parte dei cittadini, ritenendo che, per il bene comune della cittadinanza tutta, dobbiate fornire il vostro contributo politico dimostrando di essere attenti e sensibili a questa, come a qualunque altra e futura istanza, di legittimazione avanzata dalla vostra gente”.

“L’intervento richiesto – conclude la nota – è per voi un atto dovuto non solo ai membri del Comitato, ma ad ogni aversano che ancora crede nella sovranità popolare, diretta e indiretta, nella libertà come forma di partecipazione, nel confronto democratico come strumento dialettico per il miglioramento della qualità di vita di uno, duecento, mille, sessantamila cittadini aversani”.

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