Blocco raccolta rifiuti: i sindaci dell’Ambito Sud scrivono alla Regione

di Redazione

 CESA. I sindaci di Cesa, Cesario Liguori, di Teverola, Biagio Lusini, di San Tammaro, Emiddio Cimmino, di Carinaro, Mario Masi, e di San Marcellino, Pasquale Carbone, comuni facenti parte della costituita “Società Ambito Sud” …

… per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, che è in avanzata fase di organizzazione e prossima a divenire operativa, in relazione alla emergenza creatasi in questi giorni a causa della impossibilità da parte del Consorzio Unico di Bacino di continuare ad espletare i servizi di igiene urbana sia per le gravi condizioni economiche, ma anche per la riferita (come da nota 15816 del 27/12/12) cessata proroga ex legge 26/2010, hanno inoltrato una nota al presidente della Regione Campania, al presidente della Provincia di Caserta, al prefetto di Caserta, al commissario liquidatore del Cub ed al ministro dell’Ambiente, affinché si faccia chiarezza su ruoli, funzioni e responsabilità in materia di rimozione e smaltimento dei rifiuti.

I sindaci lamentano la contraddittorietà delle norme vigenti e la conseguente assenza di un interlocutore che dia certezze nei comportamenti. Infatti la Regione Campania, nel rilevare che mentre da un lato la legge 26/2010 prevede il regime di provincializzazione e che la legge 221 del 2012 prevede l’istituzione di ambiti territoriali ottimali, fa tuttavia osservare che il potere di accertamento della Tarsu è oggi posto in capo ai comuni e la legge 135 del 2012 prevede che tra le funzioni dei comuni vi sia oltre che la riscossione, anche la gestione, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti; con tale nota l’assessore regionale all’ambiente ha suggerito, ai sensi della legge 26/2010 la continuità nella gestione attuale del ciclo dei rifiuti, senza però fornire alcuna indicazione circa le modalità da seguire, in relazione alle condizioni in cui versa il Cub che di fatto non effettua già dall’inizio dell’anno la raccolta nei comuni che dovrebbe servire.

Per tali motivi essi chiedono chiarimenti urgenti e modalità operative da attuare, comunicando che in assenza di indicazioni, trascorse 48 ore saranno costretti ad emettere ordinanze urgenti di rimozione dei rifiuti onde scongiurare pericoli per la salute pubblica.

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