SALERNO. Non ci aspettavamo la presenza di Restivo e la riteniamo una tattica dilatoria della difesa.
Così Gildo Claps, fratello di Elisa, , la giovane trovata morta nel sottotetto della chiesa di Potenza, prima di entrare nellaula del tribunale di Salerno dove sta per iniziare il processo di Appello commenta la decisione dellunico indagato, Danilo Restivo, di tornare a Salerno per il processo.
Restivo, infatti, è detenuto nel carcere inglese con laccusa di aver ucciso unaltra donna. Restivo, oggi 40enne, è stato già condannato a 30 anni di carcere per lomicidio di Elisa in primo grado.
“In 20 anni non ha mai voluto parlare e non credo che abbia verità da raccontare”, ha detto Gildo. “A giusta ragione il mio cliente si proclama innocente. Agli atti non c’è la prova della sua responsabilità ed è la convinzione della difesa. Questo è un processo indiziario”.
Così Alfredo Bargi, legale di Danilo Restivo. Il potentino, dunque, arriverà a Salerno appena i giudici inglesi accetteranno la sua richiesta di consegna temporanea, visto che in Gran Bretagna.
È stato lo stesso Restivo, tramite il suo legale AlfredoBargi, a richiedere di partecipare al processo. Due le modalità attraverso le quali poteva farlo: la videoconferenza (in collegamento audio e video dal carcere inglese in cui è recluso) e la sua presenza in aula, durante il dibattimento.
La videoconferenza pochi giorni fa è stata annullata e questo, a detta dellavvocato Bargi, significa che i giudici inglesi hanno quasi sicuramente accordato la consegna temporanea.