ROMA. Giovanni Favia, il consigliere scomunicato da Beppe Grillo, si candida con Antonio Ingroia e sarà capolista di Rivoluzione civile in Emilia-Romagna.
Proprio oggi era arrivato laut aut del magistrato: Il tempo degli indugi è finito, serve coraggio, aveva scritto Ingroiavenerdì mattina, sollecitando una decisione.
E Favia risponde con una lunga nota su Facebook: Ho riflettutoa lungo e ho deciso di accettare la proposta di candidatura offertami da Antonio Ingroia, persona che stimo ed ammiro per la sua eroica azione svolta allinterno della magistratura.Ho letto 10 punti costitutivi della Lista Rivoluzione Civile e li ho ritenuti in linea con le battaglie fino ad oggi svolte in nome e per conto del m5s. Sotto il profilo politico mi è stata garantita massima indipendenza e nessun bisogno di tesserarmi a partiti o movimenti, cosa che non farò.
Il sì di Favia è motivo di soddisfazione e il segno che la società civile ha risposto al mio appello, ha deciso di entrare nelle istituzioni per cambiare il Paese, commenta Antonio Ingroia proprio Cambiare il Paese, per non cambiare Paese è lo slogan che Favia rilancia sia su Facebook sia su Twitter -. La candidatura dell’ex grillino non è segno di ostilità nei confronti del movimento di Beppe Grillo, ma un modo di raccogliere le stesse battaglie, precisa l’ex magistrato parlando coi cronisti.
Ma una parte dei sostenitori di Ingroia non accetta la mossa: qualcuno partecipa alla conferenza stampa di Favia e gli grida vergogna, questo è un doppio incarico, gli tuonano altri, mentre Beppe Grillo commenta: Non parlo di altre cose. Me l’aspettavo sì, tutte me le aspettavo.
Favia risponde così: Nel momento in cui mi hanno espulso, creando anche una campagna di diffamazione nei miei confronti, mi sento legittimato a candidarmi per il Parlamento. Se avessi voluto una poltrona avrei accettato le proposte da partiti che mi garantivano seggi sicuri. Questa è una sfida aperta, si riparte dagli inizi e con gli stessi principi; sopra e intorno a me ora non c’è nessuno se non le battaglie che devo fare per i cittadini.