ANCONA. Scene di panico si sono verificate giovedì mattina sul volo AZ1126, decollato alle 7 dallaeroporto di Ancora e diretto a Roma.
A causa di un surriscaldamento della cabina passeggeri, laereo, dopo essere decollato, è dovuto ritornate indietro e fare un atterraggio di emergenza. Sarebbe stata la temperatura troppo alta in cabina il guasto tecnico ha costretto l’Atr Carpatair a rientrare nello scalo di Ancona.
A bordo cerano 56 passeggeri. Uno di loro ha avuto un malore, sarebbe stato male assistito a bordo, dicono i compagni di viaggio, e quando l’aereo ha toccato terra è stato soccorso da un’ambulanza della Croce Rossa. Gli altri, fra cui numerosi imprenditori clienti abituali di Alitalia, hanno protestato animatamente con l’equipaggio, e una volta sbarcati a Falconara, anche con il personale agli sportelli.
Alle 11:15, i passeggeri appiedati sono stati fatti salire su un airbus messo a disposizione da Alitalia insieme ai 60 del volo Carpatair AZ1128, che sarebbe dovuto partire per Roma alle 9:30. Il medesimo aeromobile guasto delle 7, che avrebbe dovuto fare la spola con Fiumicino, non è mai ripartito.
Il 4 gennaio scorso lo stesso volo AZ126 Ancona-Roma era dovuto rientrare dopo il decollo per problemi di pressurizzazione.
Due rientri in pista dopo il decollo a causa di un guasto, otto ritardi sull’orario di arrivo per controlli tecnici dell’aeromobile, cinque fra cambi di aereo o nuove verifiche a bordo: in totale 15 disservizi nell’arco di un mese e mezzo per il collegamento aereo Ancona-Roma assicurato da Alitalia attraverso la compagnia ungherese Carpatair. Il direttore dell’Aerdorica, società di gestione dell’Aeroporto delle Marche, ha preso carta e penna per protestare con l’Alitalia.