La Spezia, l’imprenditore sequestrato torna a lavoro

di Redazione

Andrea Calevo LA SPEZIA. Festa in azienda per Andrea Calevo al suo ritorno al lavoro. Accompagnato dalla sorella Laura, l’imprenditore di Lerici sequestrato lo scorso 16 dicembre e liberato con un blitz il 31, poco dopo le 9.30 è tornato nella sua azienda di Romito Magra, nel Comune di Arcola.

“Finalmente si torna alla normalità”, ha detto appena varcati i cancelli. Per lui i dipendenti hanno improvvisato un brindisi tra applausi e abbracci: “Siamo felici che sia di nuovo con noi in azienda”, hanno detto.

Gli inquirenti, intanto,stanno vagliando le dichiarazioni del giovane imprenditore, per accertare chi ha collaborato, anche in ruoli secondari, all’impresa criminale. Lo annuncia il procuratore e coordinatore della Dda di Genova, Michele Di Lecce. Gli arresti effettuati finora sono quattro.

“Sembra che altre persone – dichiara Di Lecce ad Adnkronos – siano state coinvolte nella vicenda. Non è ancora accertato il numero preciso di quanti hanno partecipato all’irruzione nelle villa e alle fasi successive del sequestro, forse più di quattro, e in ogni caso restano da identificare tutti quelli che in vari modi possono avere collaborato con le persone arrestate. Altri arresti sono possibili, probabilmente non verranno effettuati nelle prossime ore anche se non si può escludere del tutto. In questo momento si stanno analizzando nuovi spunti. Calevo è stato ascoltato fino a ieri sera, ora occorre sviluppare le indicazioni che ci ha fornito”.

La registrazione di una telecamera di sicurezza che ha ripreso l’auto di Calevo, seguita da un’auto bianca la sera del rapimento dalla villetta di Lerici, ha “tradito” Pierluigi Destri, l’uomo poi arrestato per il rapimento. Il mezzo, infatti, era intestato al piccolo imprenditore di Ameglia (La Spezia). Da lì sono partite le indagini che hanno portato la polizia e i carabinieri a ritrovare Calevo e all’arresto di Destri, di suo nipote Davide e di due albanesi operai edili che avevano già lavorato per lui.

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