Napolitano: “Non nominerò altri senatori a vita”

di Mena Grimaldi

 ROMA. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, non procederà alla nomina dei due senatori a vita che mancano dopo la scomparsa di Sergio Pininfarina, lo scorso luglio, e di Rita Levi Montalcini a fine dicembre.

Lo dice lo stesso capo dello Stato in un colloquio con il direttore del quotidiano La Stampa, Mario Calabresi.A così breve distanza dalla conclusione del suo mandato, non intende utilizzare questa facoltà e ritiene invece ”più opportuno – dice – trasmettere al mio successore ogni valutazione e decisione”.

Dopo la scomparsa di Rita Levi Montalcini e Sergio Pininfarina ”ci sono due seggi vacanti, e io sono un convinto sostenitore di questo istituto, l’ho sempre difeso dagli attacchi e dalle polemiche”, afferma Napolitano. Una scelta, come dice Napoletano, dunque, dettata dall’oppurtunità.

Napolitano poi spiega: ”La Costituzione prevede la possibilità e la facoltà di nominare un numero massimo di cinque senatori a vita, e ci sono state molte dispute sul significato da dare a questa espressione”, rileva il Capo dello Stato.

”Qualcuno l’ha interpretata come la possibilità che ogni Presidente ne potesse indicare cinque, e così facendo ci sono stati momenti in cui è lievitato il numero dei partecipanti all’Assemblea. L’interpretazione da tempo riconosciuta come corretta è una sola: i senatori a vita possono essere cinque in tutto”.

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