CATANZARO. La Dia ha confiscato beni per un valore complessivo di circa un milione di euro riconducibili al trentaseienne rossanese, Salvatore Galluzzi, detenuto nella casa circondariale di Viterbo …
… in quanto condannato in via definitiva alla pena di 15 anni di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti ed armi. Il provvedimento di confisca è stato emesso dal Tribunale di Rossano, su conforme proposta avanzata dalla Procura della Repubblica, che ha fatto proprie le risultanze degli accertamenti eseguiti dalla Direzione investigativa antimafia di Catanzaro.
In particolare, la Dia ha confiscato diversi beni immobili, autovetture, unazienda agricola nonché rapporti finanziari, per un valore di circa un milione di euro a Galluzzi, ritenuto personaggio contiguo alle organizzazioni ndranghetiste del territorio rossanese. Lo stesso sta scontando quindici anni di reclusione per effetto della sentenza emessa dal Tribunale di Rossano nel
La condanna, confermata nel 2008 con provvedimento della Corte dAppello di Catanzaro, ha evidenziato come Galluzzi abbia rivestito il ruolo di capo ed organizzatore di un sodalizio criminoso gravitante in Rossano, capace di intrattenere e gestire rapporti di affari per lapprovvigionamento della sostanza stupefacente. E stato evidenziato che labitazione di Galluzzi, ubicata in contrada Pantasima di Rossano, fosse la base logistica dellorganizzazione.
Loperazione nei confronti del Galluzzi è consistita in una serie articolata di accertamenti svolti, in un arco temporale compreso tra il 1994 ed il 2010, nei confronti di tutti i componenti il suo nucleo familiare allo scopo di documentare, tra laltro, la netta sproporzione tra il reddito dichiarato ai fini delle imposte dirette e le attività economiche esercitate.
Al riguardo, il Tribunale di Rossano, ha avuto modo di precisare che la Direzione Investigativa Antimafia, Sezione Operativa di Catanzaro ha accertato che il patrimonio riconducibile a Galluzzi Salvatore ha un valore del tutto sproporzionato rispetto alle dichiarazioni presentate dal medesimo e dal suo nucleo familiare, ai fini delle imposte sul reddito e che analoga sproporzione è ravvisabile nei confronti dei parenti stretti del Galluzzi (in particolare del coniuge Olivo Anita), nel raffronto tra possibilità reddituali e beni posseduti, e che tale sproporzione è di per se elemento idoneo a fondare la ritenuta interposizione fittizia di coloro nella titolarità formale dei beni stessi in sostanza appartenenti e nella disponibilità del condannato; .