Roma, 89enne colpita da ictus: 15 ore su lettiga dell’ambulanza

di Redazione

 ROMA. Sulla lettiga dell’ambulanza, a 89 anni, per oltre 15 ore all’interno del Pronto soccorso dell’ospedale, dove era stata trasportata per un sospetto ictus.

Nel giorno del “blocco” delle ambulanze, un’anziana romana è tra le sfortunate protagoniste del caos generato dalla mancanza di posti letto negli ospedali della Capitale. A soccorrerla, caricandola sulla barella, è stato il 118 ieri sera intorno alle 22, trasportandola al policlinico di Tor Vergata. Ma da allora per oltre 15 ore, fino alle 13 di oggi, non si è mai mossa.

“Bisogna aspettare. Al momento purtroppo non abbiamo letti disponibili” avrebbero detto i sanitari dell’ospedale ai suoi familiari, immersi nel caos dei continui arrivi di pazienti al Dea del Tor Vergata.

E quella lettiga è stata il “limbo” nel quale l’anziana ha penato, alimentata da continue flebo e comunque assistita: un posto che ha dovuto tenersi stretta, visto che altrimenti non ci sarebbe stato posto per lei. A pazientare con lei sono stati anche gli operatori del 118, rimasti fermi con la loro ambulanza pur di permettere alla donna di avere una sorta di letto sul quale essere monitorata dai medici dell’ospedale, a causa dei problemi cerebro-vascolari.

Poi, intorno alle 13, la fine dell’attesa: arriva il posto letto e l’équipe di operatori in ambulanza può ripartire per il lavoro e riprendere la lettiga nuovamente vuota.

Ore di attesa che rallentano e rendono più difficile la macchina dei soccorsi a Roma e nel Lazio in generale. Ne sanno qualcosa anche i familiari e gli operatori del 118 che hanno prestato i soccorsi a una donna con un’emorragia cerebrale, trasportata in ambulanza prima da Acquapendente a Viterbo e poi al Gemelli di Roma. Una vicenda denunciata anche da Esterino Montino, capogruppo del Pd alla Regione Lazio.

Montino ha riferito che la paziente si era sentita male alle 18 di mercoledì ed è arrivata a Roma intorno alla mezzanotte: “Ha viaggiato in gravi condizioni di salute sulle strade regionali per cinque ore prima essere sottoposta ad un intervento che doveva essere urgentissimo. Ora è in coma – ha detto Montino – A pochi metri dall’ospedale locale c’è una pista per l’eliambulanza nuova di zecca ma mai collaudata. E’ pronta da un anno e mezzo, ma in 18 mesi non si è riusciti a interrare alcune linee elettriche che impediscono la sua attivazione. Se fosse stata utilizzabile, la donna sarebbe arrivata al Gemelli in un’ora”.

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