SANTARPINO. Una cattiva notizia per SantArpino e per lintero comprensorio atellano, che dimostra, purtroppo, lo scarsissimo livello di considerazione di cui godiamo attualmente in Provincia.
Così il candidato sindaco di SantArpino Libera@Democratica, Francesco Capone, commenta la decisione della giunta provinciale di accorpare la sezione distaccata del Liceo Scientifico Fermi e con il plesso santarpinese con il Liceo G.Siani di Aversa.
Ci troviamo dinanzi ad una vera e propria sconfitta – prosegue nella propria disanima Capone – che purtroppo inciderà sul tessuto socio-culturale della nostra comunità locale. Fa specie notare come nonostante lattuale primo cittadino, Eugenio Di Santo, sia anchegli un consigliere provinciale di maggioranza non abbia saputo in alcun modo contrastare la decisione adottata dallesecutivo guidato dallonorevole Zinzi con il nuovo Piano di Dimensionamento Scolastico. Oggi, purtroppo, siamo costretti a subire una decisione calata dallalto, dinanzi alla quale i rappresentati territoriali non hanno mosso un dito. Delle due luna, o il sindaco-consigliere provinciale ha condiviso la scelta del suo sodale di partito e quindi è complice, oppure il Presidente Zinzi ha ritenuto del tutto inutile sentire il parere del Di Santo, e quindi purtroppo per lennesima volta siamo costretti a registrare la pochezza, per non dire linesistenza, di chi chiamato dalla cittadinanza di SantArpino a tutelare i propri interessi legittimi non è nemmeno considerato dai suoi stessi amici di partito.
Come esponente dellopposizione, insieme ai consiglieri comunali di SantArpino Libera@Democratica, – chiosa Francesco Capone – chiederemo a tutti quanti siedono nel civico consesso di SantArpino, ed in quelli dei centri viciniori, dai quali provengono gli alunni che frequentano la sezione distaccata del Fermi, di mettere in campo tutte le iniziative necessarie per bloccare in tutti i modi questa scellerata decisione. Crediamo che di fronte a battaglie del genere non ci siano ragioni di partito che tengano, ma lunica scelta sia fra chi sta dalla parte dei santarpinesi e chi no.