SANTARPINO. Una sceneggiata a tutti gli effetti che ancora una volta ha dimostrato la pochezza dei contenuti di chi solo a parole professa democrazia e cambiamento.
E il commento degli esponenti della maggioranza allepisodio che stamattina ha visto protagonista la minoranza che prima dellinizio del consiglio comunale ha occupato la sala consiliare. Una vera e propria protesta nei confronti del presidente del consiglio comunale Antonio Guarino che si sarebbe rifiutato di inserire tra i punti allordine del giorno la sospensione delle cartelle pazze.
Un comportamento incommentabile fanno sapere dalla maggioranza una caduta di stile di cui chi fa politica da anni dovrebbe solo vergognarsi. Tutto è cominciato con la richiesta presentata la scorsa settimana dallopposizione di discutere della proposta di delibera di sospensione degli accertamenti delle cartelle esattoriali. Ma la proposta ha ricevuto il parere negativo del ragioniere capo del comune perché discutere di sospensione avrebbe intaccato gli equilibri del bilancio comunale.
I consiglieri continuano dalla maggioranza sono stati quindi invitati con una regolare lettera a rielaborare la delibera garantendo loro che sarebbe stata discussa tra meno di un mese in occasione del prossimo consiglio comunale. Perché noi non abbiamo niente da nascondere e lo abbiamo dimostrato stamattina discutendo con i cittadini presenti al consiglio e rispondendo a tutte le loro domande. Lopposizione invece ha preferito prima disturbare la seduta con fischietti e cartelloni degni di una sceneggiata napoletana e poi ha deciso di abbandonare la sala consiliare sottraendosi al confronto e alla discussione.
Eppure laffondo di Alleanza Democratica uomini che parlano di democrazia e tanto declamano la trasparenza e la legalità avrebbero potuto confrontarsi e dialogare dimostrando di essere democratici come professano da sempre. Noi abbiamo comunque portato a termine il consiglio comunale approvando tutti i punti allordine del giorno e convocando il prossimo consiglio per martedì 12 febbraio.