TRENTOLA DUCENTA. Nelle ultime settimane a cavallo tra novembre e dicembre la Città di Trentola Ducenta è andata in subbuglio per linstallazione di una nuova antenna per la telefonia mobile nella zona di Ducenta.
Io stesso, sollecitato, ho firmato la petizione promossa da alcuni cittadini, pur consapevole che poco si possa fare di fronte a questo tipo di problema. Sono state mosse accuse contro la maggioranza consiliare che amministra la Città e pure contro lopposizione, accusata di non vigilare abbastanza. E stato convocato un Consiglio Comunale ad hoc e ad esso ne è seguito un altro con allordine del giorno lapprovazione di un regolamento per listallazione delle antenne della telefonia mobile che prevede distanze, vincoli etc. etc.
In verità, ritengo che ci siano questioni molto più urgenti da affrontare come, ad esempio, i roghi tossici che vengono continuamente appiccati nelle nostre terre. Ma, a volte, i cittadini sembrano non preoccuparsi più di tanto di questa problematica forse perché si è disposti a muoversi ed a protestare solo quando il problema li colpisce in maniera più diretta e più da vicino. Ci si muove solo se la cosa viene posta davanti agli occhi o al naso o meglio dietro o nel didietro.
Mi sono lasciato andare alla volgarità e chiedo venia, perché sulla vicenda cè molta ipocrisia. Innanzitutto, non si tratta dellunica antenna eretta in Città e dopo tutto se si continua ad usare imperterriti il telefonino ed a lamentarsi veemente quando la scarsa forza del segnale fa cadere la linea o non rende agevole la conversazione, perché poi, chiediamo la rimozione di unantenna? Se viene realizzata lontano da Noi allora tutto va bene, ma se , per caso, dovesse capitare dalle nostre parti, vicino alle nostre case, ecco che allora scatta la protesta e ci si lamenta di essere lasciati soli. Ciò è solo una grande ipocrisia!
Penso che sia meglio fare battaglie più serie ed intelligenti, caso mai suggerendo a chi amministra, di individuare un Polo, dove esse possano essere realizzate liberamente, un luogo ovviamente, il più lontano possibile dai centri abitati, come, ad esempio, la zona industriale o la zona dove si trova il campo sportivo, siti in periferia e lontano dalle civili abitazioni.
In tal modo, gli amministratori potrebbero anche ricavarne degli utili per le misere casse comunali ed i cittadini potrebbero dedicare il proprio tempo a problemi più complessi e gravosi come quello dellavvelenamento da roghi tossici.
Questo mio pensiero non vuole essere una condanna per nessuno, né un rimprovero, in quanto ritengo che ogni lotta intrapresa per la difesa della salute pubblica meriti un plauso. Quello che volevo trasmettere, è che le Lotte vanno intraprese quando si ritiene che vi sia una giusta causa a prescindere dal coinvolgimento personale. Solo quando si combatte per Il Bene Comune, tutti uniti si può sperare di ottenere risultati, altrimenti si è destinati a perire o quanto meno ad essere evanescenti.
Ritornando su una problematica che ritengo comune a tutti i cittadini dellagro Aversano, quella dei roghi tossici, ci tenevo a dire, che si sta formando un Comitato per denunziare le illegalità ed informare la gente. Questo Comitato è composto da medici, avvocati, insegnanti, professori e persone comuni, che andranno a confluire in quello formatosi a Napoli a livello Regionale chiamato Terra dei Fuochi. Noi intanto ci riuniamo ogni mercoledì nella Parrocchia di San Michele per organizzarci. Allora rimbocchiamoci le maniche ed aiutiamo questo gruppo di volontari e contribuiremo ad aiutare noi stessi , senza Ipocrisia.
Raffaele Di Lauro, Pse