AVERSA. Va bene mettere sotto i riflettori parco Grassia per dimostrare lefficienza dellattuale amministrazione ma non dimentichiamoci del Parco Balsamo. Sarebbe il caso che il sindaco desse uno sguardo anche lì.
A parlare è Salvino Cella, consigliere comunale di centrosinistra, presidente della commissione Controllo e Trasparenza, che punta il dito sullo stato di abbandono in cui è tenuta larea verde inaugurata due anni fa. Dopo il taglio del nastro la mancanza di controllo continua ha permesso che quella che doveva essere uno spazio in cui passeggiare in tranquillità con figli e nipotini si trasformasse in punto di ritrovo per tossicodipendenti e coppiette in cerca di intimità.
Per non parlare dei cani padronali che girano liberamente da soli, malgrado la cartellonistica avverta in maniera chiara che devono essere tenuti a guinzaglio e con tanto di museruola, dei barboni che fanno scempio persino dellunico bagno aperto al pubblico, dellinefficienza dellimpianto fognario che fa trasformare i viali in rigagnoli quando la pioggia, aggiunge, invitandoci a fare un giro.
Labbiamo fatto proprio dopo qualche ora di pioggia e se prima di superare la sbarra daccesso avevamo avuto la sensazione che fosse tutto in ordine ci siamo dovuti ricredere subito. I vialetti trasformati in rigagnoli cerano, così i segni di abbandono e incuria descritti dal leader dellopposizione. A due passi dallingresso abbiamo notato una fontanella riparata alla meglio con un nastro, collocato in modo da far chiudere il rubinetto che gocciolava comunque, quasi a testimoniare lassenza di manutenzione.
Evidenziata da cordoli danneggiati, da arbusti stroncati, da tre sui quattro servizi igienici chiusi con lunico aperto, quello destinato ai diversamente abili, che di igienico ha solo il nome, trasformato comè in immondezzaio.
Cè poi larea destinata ai bambini dove accanto alle giostrine, in evidente stato di abbandono, rese inutilizzabili dal fango creato dalla pioggia caduta sulla terra battuta che, come previsto dalla precedente amministrazione, doveva essere messa in sicurezza grazie anche alla collocazione di un tappeto antiurto capace di ridurre laccumulo dellacqua piovana, erano evidenti tracce di incontri amorosi insieme a canne utilizzate per inalare e fumare droghe.
Tutto questo è possibile riprende Cella per lassenza totale di controllo del parco che lAmministrazione municipale si limita a far aprire e chiudere dai vigili urbani.
Purtroppo continua affidarsi al senso civico dei cittadini non basta ad impedire questo scempio, cè sempre una frangia di incivili che sembrano divertirsi a vandalizzare il patrimonio pubblico, dimenticando che appartiene a tutti, anche a chi vandalizza. E evidente osserva Cella che il parco non possa essere lasciato a se stesso. Bisogna che il sindaco decida di affidarne la custodia a personale comunale o ad associazioni che siano sempre presenti nellarea per controllare e così prevenire altri danni. Ma conclude deve farlo presto.