L’antica Aversa come Pompei: crolla ala del “Cirillo”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Solo il caso ha evitato che potessero esserci conseguenze ben più gravi.

La notte scorsa, infatti, è crollata un’ala di quello che fu il Reale Ginnasio «Domenico Cirillo», nell’omonima piazza, oggi succursale dell’attuale Liceo Classico che porta il nome del medico patriota repubblicano nella parentesi della Repubblica Partenopea. Un edificio antico, ubicato in pieno centro cittadino, a pochi passi dall’episcopio e dal seminario vescovile.

Insomma, l’Aversa antica ridotta come Pompei. Come i crolli avvenuti per gli edifici di quest’ultima, infatti, anche per il crollo delle due grandi arcate nella città normanna, il principale responsabile, secondo un primo sommario esame dei vigili del fuoco, dovrebbero essere le copiose piogge cadute in questo fine settimana.

La parte interessata dal crollo è un’ala già chiusa perché inagibile all’interno del cortile, a ridosso della chiesa dello Spirito Santo, da tempo chiusa, interessata ad un recupero che dovrebbe avvenire attraverso i progetti Piu Europa per ospitare la costituenda fondazione «Domenico Cimarosa». Il crollo è avvenuto presumibilmente nella notte tra domenica e lunedì, e, probabilmente, solo per questo non ha causato danni a persone o ulteriori cose. La chiesa dello Spirito Santo è chiusa dagli anni ’70 quando crollò tutto il soffitto. «Tempestivo è stato l’intervento dei vigili del fuoco, della polizia municipale e dei nostri tecnici comunali – ha detto il sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco – i quali hanno verificato cosa fosse avvenuto, dopo essere stati allertati dal preside dell’istituto».

In questa prima fase i vigili del fuoco del locale distaccamento, giunti sul posto per le prime verifiche, insieme agli agenti di polizia municipale, hanno disposto la chiusura immediata al traffico veicolare e pedonale della strada di collegamento tra piazza Cirillo e via Castello in modo che eventuali ulteriori crolli non comportino danneggiamenti a cose e persone. «Inoltre – ha continuato ancora il sindaco – è stata avvisata anche la Soprintendenza con la quale discuteremo il da farsi».

Al momento, infatti, ciò che desta qualche preoccupazione è solo la chiesa dello Spirito Santo e non la succursale del Liceo Classico una cui parte, in via prettamente precauzionale, è stata comunque chiusa. «Questa mattina alle 9 – ha concluso Sagliocco – ho appuntamento con il preside del Liceo Classico Tommaso Zarrillo nonché con i vigili del fuoco ed i tecnici comunali per l’adozione di ulteriori decisioni». È probabile che, intanto, per ovviare alla improvvisa mancanza di aule, i vertici dell’istituto scolastico aversano, d’intesa con l’amministrazione provinciale di Caserta, dalla quale dipende, dia vita a doppi turni presso la sede centrale ubicata in via Ettore Corcioni.

L’edificio in questione faceva parte di un più ampio complesso conventuale. Proprio 150 anni fa (nel 1863 e per questo sono in corso una serie di manifestazioni rievocative) nell’ala interessata furono ospitate le prime classi dell’allora Reale Ginnasio. Negli anni Settanta fu realizzata la nuova sede di via Corcioni che, nel corso del tempo, si è rivelata insufficiente costringendo a fare ricorso anche alla vecchia sede. Una decisione accolta con piacere dall’intera città perché avrebbe portato a far rivivere la sede storica. Ma, probabilmente, la mancanza di manutenzione potrebbe cancellare il sogno.

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