Movida in Via Seggio, i residenti preparano denunce

di Antonio Arduino

 AVERSA. Denunce in arrivo per gli operatori commerciali di via Seggio. L’alto livello dei decibel che fuoriescono dagli esercizi attivi nelle ore notturne avrebbe creato problemi di salute ed economici ai residenti della zona che ora sarebbero decisi a presentare il conto ai responsabili, rivolgendosi alla magistratura.

“Mia figlia ha appena compiuto due anni ma già soffre di seri disturbi del sonno” racconta una residente mostrando la certificazione rilasciata da un pediatra. “La bimba – scrive lo specialista – soffre di disturbi del sonno che si sono aggravati da quando nel palazzo dove abita la sua famiglia ha preso locazione un locale che utilizza strumenti musicali con alto volume che disturbano tutti i condomini”.

Un dato di fatto che sta costringendo i residenti dello stabile ad accamparsi in cucina per la notte, così da allontanarsi il più possibile dalla fonte dei rumori, in attesa di traslocare in una nuova abitazione, da reperire dove la movida non esiste. Da qui la decisione di rivolgersi alla magistratura per chiedere il risarcimento dei danni prodotti dagli alti decibel.

“Come è chiaramente detto in un rapporto sul tema realizzato per il Ministero della Salute dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale i danni prodotti dall’esposizione continuata a rumori che superano le soglie di legge – riprende la mamma – non riguardano soltanto l’apparato uditivo ma anche il sistema nervoso centrale, compromettendo la salute mentale”.

“Interessando, tra gli altri – aggiunge – il sistema immunitario, l’apparato cardiocircolatorio, l’apparato respiratorio, quello polmonare, quello riproduttivo, causando effetti negativi persino sulla capacità di apprendimento”.

“Per questo – dice – sono decisa a denunciare i responsabili dei danni, presenti e futuri, causati a mia figlia dal mancato rispetto delle norme di legge che impongono dei limiti ai decibel producibili”. “Naturalmente – aggiunge – sono decisa a denunciare anche l’amministrazione comunale che consente il permanere di uno stato di fatto che sta arrecando danni alla salute di mia figlia e danno economico alla mia famiglia che per difendersi dal rumore, sarà costretta a spese impreviste per dovere sopportare un trasloco non programmato”.

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