Fiat Pomigliano, secondo giorno di “castigo” per operai reintegrati

di Redazione

 NAPOLI. Anche martedì mattina i 18 operai della Fiom, reintegrati ma senza mansioni, si sono ripresentati alla Fiat di Pomigliano d’Arco (Napoli).

I responsabili del sindacato hanno chiesto, ma senza esito, che ai lavoratori fosse assegnato un incarico; i lavoratori sono quindi usciti dallo stabilimento. Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro del Lavoro, Elsa Fornero: “Non è dignitoso ricevere un salario con la richiesta di rimanere a casa”.

Parole, quelle della Fornero, apprezzate anche dal segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, che spiega però di essere convinto che “anche un governo in uscita dovrebbe comunque intervenire, dovrebbe fare qualcosina in più. Credo che sarebbe importante che il governo, come ha fatto in altre occasioni, convochi Fiat, convochi le parti”.

“Anche oggi ci hanno comunicato che al momento non c’è possibilità di ricollocazione – ha invece spiegato Sebastiano D’Onofrio – ma come ieri non c’è stata alcuna comunicazione scritta”. I lavoratori hanno annunciato che valuteranno la possibilità di tornare nello stabilimento ogni giorno “fino a quando non ci sarà assegnato il turno”.

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