NAPOLI. Via ai lavori nei due cantieri nell’ambito del progetto per il restauro degli scavi di Pompei, sito sconvolto dalle notizie dell’inchiesta su presunte truffe e fatture gonfiate.
All’inaugurazione dei cantieri sono intervenuti il commissario Ue alle Politiche regionali, Johannes Hahn, i ministri dell’Interno, Annamaria Cancellieri, della Cultura, Lorenzo Ornaghi, e della Coesione territoriale, Fabrizio Barca. I primi due cantieri riguarderanno il restauro della Casa dei Dioscuri e il Criptoportico. La prima tranche dei lavori riguarderà cinque Domus per un investimento da sei milioni. Tutto il progetto, che comprende anche interventi di messa in sicurezza e contro il rischio idrogeologico prevede uno stanziamento di 105 milioni di euro a contributi Ue e fondi statali.
CALDORO SU TWITTER. Il governatore Caldoro, presente al sito archeologico, rivendica su Twitter il progetto Pompei. Lo abbiamo voluto noi, ci abbiamo sempre creduto. Abbiamo iniziato con Fitto e continuiamo con Barca.
CONTESTAZIONE. I tre ministri sono stati fischiati durante la visita del commissario europeo Hahn per l’inaugurazione del primo cantiere per il restauro negli scavi. La manifestazione di protesta è stata promossa dalla Fillea-Cgil: i lavoratori hanno indossato magliette arancioni con la scritta impara l’arte e mettila da parte. I rappresentanti sindacali con a capo Giovanni Sannino hanno consegnato al ministro Barca un documento che contesta le procedure per il minimo ribasso sugli appalti. Barca ha letto il documento e ha incontrato i lavoratori assicurando che per i prossimi bandi la procedura sarà diversa. I precari, rimasti all’esterno, chiedono trasparenza negli appalti e valorizzazione delle professionalità. Hanno soffiato nei fischietti con particolare intensità quando, da lontano, hanno visto transitare i rappresentanti delle istituzioni nel cortile degli scavi.
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