MILANO. 12 anni per Niccolò Pollari e 10 per Marco Mancini. E la condanna chiesta dal pg di Milano lunedì mattina al nuovo processo d’Appello per gli ex vertici del Sismi sulla vicenda del rapimento dell’imam Abu Omar.
La vicenda riguarda il rapimento di Abu Omar nell’ambito di una cosiddetta operazione di rendition, il suo trasferimento in Egitto, dove il religioso ha raccontato di essere stato torturato nel corso degli interrogatori e di essere stato detenuto per anni senza che gli venissero formalizzate accuse.
All’epoca del rapimento, l’imam era imputato a Milano per terrorismo internazionale. La Corte di Appello la scorsa settimana ha già condannato a sette anni di reclusione l’ex capo della Cia in Italia, Jeff Castelli, a conclusione dell’appello stralcio nel procedimento per il sequestro dell’imam.
Abu Omar, attraverso il suo legale, l’avvocato Carmelo Scambia, ha chiesto 10 milioni di euro di risarcimento danni a carico di Nicolò Pollari, Marco Mancini e altri tre ex appartenenti del Sismi.
Il mio assistito – ha spiegato l’avvocato – dopo il rapimento ha subito torture e vessazioni, per usare un eufemismo, che si sono spinte fino alla violenza sessuale, come è agli atti.