Angela Celentano, la Procura continua sulla pista messicana

di Mena Grimaldi

 NAPOLI. “L’inchiesta sul ritrovamento di Angela non è affatto chiusa”. Così ha risposto il capo della Procura di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico, contattato dall’Ansa in merito alla vicenda di Angela Celentano e la pista messicana.

La Procura di Torre Annunziata, dunque, continua le ricerche della Celentano, oramai maggiorenne, scomparsa 16 anni da dal Monte Faito, nel napoletano. Secondo il procuratore continua ad essere percorsa la pista del Messico.

Qualche anno fa, infatti, una giovane messicana contattò via mail la figlia maggiore dei Celentano, Rosa, dicendole di essere Angela. Alle varie email che seguirono, la presunta Angela inviò anche delle foto che, comparata dagli investigatori con il resto della famiglia, risultarono essere molto simili a quello che potrebbe essere oggi il volto della bambina scomparsa sul Monte Faito.

“La chiuderemmo se avessimo elementi tali da ritenere che si tratta di fatti inventati – spiega il procuratore – non abbandoniamo alcun indizio, se pur minimo, pur di ritrovare Angela”. La Procura non fornisce dettagli “perché potrebbero mettere a rischio le indagini”.

Quello che viene sottolineato è che si tratta di una “vicenda estremamente delicata, dai contorni preoccupanti”, la cui complessità è anche determinata dal fatto che si ha a che fare con un altro Stato.

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