Bagnasco contro le promesse elettorali: “Non si faranno abbindolare”

di Mena Grimaldi

 ROMA. La Cei interviene sulle promesse elettorali fatti dai leader politici agli italiani in campagna elettorale e lo fa attraverso le parole del cardinale Angelo Bagnasco al termine dell’assemblea del Movimento cristiano lavoratori.

“La gente non si fa più abbindolare da niente e da nessuno – ha detto Bagnasco all’Egife che ha ospitato l’Assemblea – In campagna elettorale gli italiani hanno bisogno della verità delle cose, senza sconti, senza tragedie ma anche senza illusioni”. “Soltanto così si può portare a percorrere strade che portano frutti per il bene del Paese e della gente. E’ necessaria una spinta a superare il rischio e la tentazione di una politica vecchia e guardare avanti partendo dal realismo, anche perché la gente non si fa più abbindolare da niente e da nessuno”.

“Auspico l’arrivo di un presidente che, insieme al Governo e all’intero Parlamento – ha aggiunto il cardinale – possa veramente portare avanti innanzitutto il lavoro, senza il quale non vi è futuro né per le famiglie, né per le persone, né per il Paese e per la società intera”.

Il Presidente della Cei ha poi sottolineato l’importanza della famiglia: “Fondamento della società, come stiamo vedendo anche adesso che l’Italia regge grazie anzitutto alla dinamica delle famiglie, che non solo usano tutti i risparmi possibili per i figli e per i nipoti, ma soprattutto mettono in campo e rafforzano quel patrimonio di fiducia e di autostima, senza dei quali nessuno riesce ad affrontare il futuro”.

Dai candidati la Chiesa si aspetta serietà e chiarezza in materia di fisco,di riforme e di programmi economici realistici in grado di portare il Paese fuori dalle secche della crisi economica. Infine, per Bagnasco sul tappeto resta ancora una terza priorità, ossia quella delle “riforme assolutamente necessarie dello Stato”.

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