ROMA. Il candidato premier resta Pierluigi Bersani è il candidato con cui ci siamo presentati alle elezioni, noi vogliamo mettere in campo tutto il Pd quindi il candidato resta chi ha vinto le primarie e ha avuto la maggioranza.
Lo ha detto il vicesegretario del Pd, Enrico Letta mercoledì mattina in conferenza stampa. Bersani, ammettendo subito che il Pd non ha vinto propone lunica soluzione possibile per lui: un governo di scopo che “si concentri su alcuni punti di cambiamento” dai costi della politica alla moralità, aperto, a parole, alle forze in Parlamento ma rivolto in realtà al M5S e non al Pdl.
Stasera i big del partito si riuniscono per capire che cosa fare, ma per il candidato premier, che sperava di entrare a Palazzo Chigi, uno scenario è assolutamente da escludere: un governissimo con Silvio Berlusconi. Non siamo qui – chiude alle ‘sirene’ del Cav. – a gestire per gestire, non vogliamo fare discorsi a tavolino, non credo che il paese tolleri balletti di diplomazia…si riposassero.
Noi proporremo – spiega Bersani – un programma essenziale da presentare al Parlamento per una riforma delle istituzioni, della politica, a partire dai costi e dalla moralità pubblica e privata, fino alla difesa dei ceti più esposti alla crisi. L’elenco dei temi di quello che il leader Pd definisce un governo di combattimento descrive l’identikit di un preciso possibile interlocutore, il Movimento 5 Stelle.
Ma Beppe Grillo chiude la porta al Pd e a Bersani. E’ uno stalker politico. Da giorni sta importunando il M5S con proposte indecenti invece di dimettersi, come al suo posto farebbe chiunque altro. E’ riuscito persino a perdere vincendo. Ha superato la buonanima di Waterloo Veltroni scrive il leader di Cinque Stelle sul suo blog in un post dal titolo Bersani morto che parla e accompagnato da immagini del leader Pd con un lenzuolo da fantasma sulla falsariga del film di Totò 47 morto che parla.