Rifiuti, gli “stranieri del Sud” differenziano meglio

di Redazione

 ROMA. Donna, over 45 e residente al Sud: ecco l’identikit di chi differenzia meglio i rifiuti in Italia tra gli stranieri giunti nel nostro Paese.

A rivelarlo è una ricerca commissionata dal Conai a Ipsos sugli atteggiamenti ecosostenibili. Secondo la ricerca, sono emerse quattro tipologie di persone relative agli ecocomportamenti: i più virtuosi o “eco in” (15%); gli “eco incentivati” (32%); gli “eco pigri”, in Italia da 5-10 anni, vivono principalmente nel nord-ovest e sono il 25% del campione; gli “ecoassenti” (28%), prevalentemente uomini giovani.

Molti stranieri riscontrerebbero delle difficoltà perché sulle confezioni dei prodotti mancano indicazioni di riciclo in una lingua “amica”. Ecco il motivo per cui durante la terza edizione di “Raccolta 10+”, iniziativa del “Consorzio nazionale imballaggi”, che punta a sensibilizzare i cittadini sull’importanza della raccolta differenziata di qualità e del riciclo, sono state distribuiti molti opuscoli anche in cinese, arabo, inglese, spagnolo, russo.

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