PALERMO. Prima del primo settembre del 2004 non ho mai saputo che Denise fosse figlia di mio padre. Avevo avuto dei sospetti ma lui aveva sempre negato e aveva anche giurato su di me e mia sorella Alice che non era vero niente.
Sono le parole di Jessica Pulizzi, che per la prima volta in tribunale risponde alle domande dei magistrati sulla scomparsa della sorellastra, Denise Pipitone, scomparsa nel 2004. In quel periodo Jessica aveva solo 17 anni, oggi ne ha 24 e vive fuori dalla Sicilia.
La Pulizzi, dunque, nega tutte le accuse e sostiene di aver saputo che Denise era la figlia illegittima di suo padre e di Piera Maggio solo dieci giorni dopo la misteriosa scomparsa di Denise.
La giovane è imputata nel processo per la scomparsa della sorellastra. Eravamo in commissariato e insieme ad un’assistente sociale mi chiamò in una stanza e mi disse che Denise era mia sorella. Io ero lì per essere interrogata di nuovo, ma fino a quel momento non sapevo nulla, ha detto la Pulizzi ai pm.
In aula,sul banco delle parti offese, anche Piera Maggio, la mamma della piccola Denise, che spera ancora di poter ritrovare la sua bambina viva. Piera Maggio è assolutamente convinta della responsabilità di Jessica. Presente i aula anche Piero Pulizzi, madre di Denise e Jessica.