ROMA. I dati elettorali impongono al centrosinistra di fare una proposta di governo, aprendo il confronto con Beppe Grillo su un numero circoscritto di temi prioritari.
E’ la posizione che il presidente di Sel Nichi Vendola illustra alla stampa al termine di una lunga giornata vissuta analizzando dati e percentuali di Camera e Senato. Vendola esprime un verdetto: no al governissimo, sarebbe una sciagura.
Il segretario del Pd ha invece deciso di parlare alla stampa solo domani. E’ stato infatti il vicesegretario Enrico Letta a commentare in sala stampa i dati. L’unico commento del candidato premier del centrosinistra è stato affidato a un comunicato. “Il centrosinistra ha vinto alla Camera e per numero di voti anche al Senato”, ha sottolineato Bersani, “è evidente a tutti che si apre una situazione delicatissima per il Paese. Gestiremo le responsabilità che queste elezioni ci hanno dato nell’interesse dell’Italia”.
“Ho sentito Bersani – spiega Vendola in conferenza stampa – e la nostra prima valutazione è stata questa: tocca a noi. Tocca al centrosinistra l’onere di costruire una maggioranza anche al Senato – dichiara – la responsabilità di avanzare una proposta al Parlamento e al Paese. Tocca al centrosinistra – insiste – dare una risposta alla gigantesca domanda di cambiamento che sale dal Paese”. E aggiunge: “Se toccherà a noi nei primi 100 giorni dovremo essere in grado di dare tangibilmente il segno di questa svolta”.
Conflitto di interessi, legge sulla corruzione, lotta alla povertà e alla disoccupazione sono, per grandi linee, gli argomenti da gettare subito sul tappeto. “La risposta che più falsifica e umilia la richiesta di cambiamento, sarebbe il governissimo, sarebbe la più velenosa delle sciagure. L’idea di omogeneizzazione della politica, di annullare le differenze tra destra e sinistra, cancellare la contesa tra progressisti e conservatori, sarebbe avvilente e molto pericolosa sul piano democratico”.
“Il prossimo Parlamento ci riserva delle grandi incognite ma nel prossimo Parlamento ci si potrà parlare e conoscere. Nel vocabolario del Movimento 5 Stelle ci sono tante parole che hanno a che fare con i dilemmi di questo passaggio di epoca. Noi abbiamo il dovere del confronto – conclude Vendola – con chi ha incarnato e ha raccolto la forza di una domanda netta e persino virulenta di cambiamento”.