Cadavere abbandonato al ‘Moscati’: ancora mistero su identita’

di Nicola Rosselli

 AVERSA. È ancora mistero fitto sull’identità dell’uomo, di età ricompresa tra i 30 e i 35 anni, di provenienza dell’Europa dell’Est, abbandonato dai complici, oramai già cadavere, nella notte tra venerdì e sabato scorso, davanti all’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe Moscati”.

In questo senso, i poliziotti si stanno muovendo anche presso le ambasciate di alcuni Paesi di quell’area, in principal modo Albania e Romania. Gli uomini del commissariato di Aversa, coordinati dal vice dirigente Luigi Graziano, non sono ancora riusciti a determinare il luogo in cui è avvenuto l’omicidio,anche se appare, oramai, sempre più chiara la dinamica.

Due, infatti, le ipotesi privilegiate dagli investigatori. Una prima porta ad ipotizzare che l’uomo sia rimasto vittima di un colpo di arma da fuoco esploso a scopo difensivo dal proprietario di qualche abitazione che il terzetto voleva rapinare.

Insomma, la stessa dinamica che si è registrata lo scorso anno a San Marcellino, quando il titolare di una pasticceria che era stata presa di mira da alcuni malviventi dell’Europa dell’Est, aprì il fuoco, uccidendo sul colpo uno di essi. Solo quattro giorni fa, invece, a Cancello Arnone, a perdere la vita è stato un rom nel corso di un conflitto a fuoco con i carabinieri che lo aveva sorpreso mentre mettevano a segno un colpo. Nessuno aiuto verrà dalle telecamere di videosorveglianza del “Moscati” che, a quanto pare, non erano in funzione, né dalle confusionarie testimonianze di un paio di persone presenti.

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