AVERSA. Lazione politica di un partito si misura dalle proposte che incidono in maniera significativa sul tessuto sociale ed economico del territorio e, principalmente, dalla capacità di concretizzare le stesse.
Parte da questa considerazione lannunzio che il Popolo della Libertà si è speso non poco per l’attuazione delle zone franche urbane a fiscalità agevolata, che erano a bagnomaria da almeno due anni. Il coordinatore cittadino del Pdl, Nicola Golia, ha sottolineato come la Regione Campania con il governo di centrodestra di Caldoro ha riprogrammato i fondi europei recuperando le otto città campane ritenute idonee fra le quali Aversa.
Il coordinamento cittadino ed il gruppo consiliare fin dallinizio hanno seguito la problematica impegnando, peraltro i propri onorevoli, regionali e nazionali, a far inserire Aversa nell’elenco delle città a zona franca che porterà positivi riflessi sulla economia cittadina. Michele Galluccio, consigliere comunale del Pdl, che ha seguito negli uffici di via Santa Lucia le ultime fasi, ha precisato: Il programma prevede la defiscalizzazione per le piccole e medie imprese attive all’interno della zona franca. L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo economico e sociale e nasce dall’esperienza ormai consolidata delle zone franche francesi. In particolare, le principali agevolazioni per le piccole e medie imprese consistono nellesenzione delle imposte sui redditi, dellIrap, dellImu e dal versamento dei contributi previdenziali per i neo assunti.
Organizzeremo ha concluso Golia ad Aversa, al momento opportuno, un incontro con l’assessorato alle attività produttive della Regione Campania al fine di chiarire modalità e tempi di attuazione del programma al fine di non vanificare il lavoro svolto supportando le categorie di commercianti, imprenditorie artigiani interessati.
COSA E UNA ZONA FRANCA? E’ un quartiere o circoscrizione con non più di 30mila abitanti a cui il governo ha deciso di attribuire dei mezzi eccezionali per favorire la rivitalizzazione economica. La scelta delle aree è avvenuta sulla base di parametri socio economici: numero di abitanti per quartieri, numero di disoccupati e numero di persone uscite anticipatamente dal percorso formativo scolastico. Lo spirito della legge è quello di accordare un regime di esonero contributivo e fiscale alle piccole imprese che si insediano nella zona franca urbana (50 dipendenti al massimo). In cambio le aziende devono riservare il 30% dei posti agli abitanti dei quartieri classificati come Zfu (Zona franca urbana). Tale misura, se rispettata, consente allazienda di estendere il regime di esonero contributivo anche ai dipendenti con residenza in altri quartieri.