AVERSA. Ammalati invisibili, non previsti dai protocolli di cura degli ospedali della penisola che, anzi, potrebbero diventare responsabili della loro la morte in caso di ricovero improvviso. Sono gli ammalati di sensibilità chimica multipla (Mcs).
Una malattia grave, gravissima, mortale considerata inesistente dallo Stato, quasi completamente sconosciuta alla classe medica italiana che la etichetta, valutando i sintomi di chi ne è affetto, come allergia, stress, disturbo psicosomatico.
Un disturbo di gravità tale da costringere chi ne è affetto a vivere da recluso in casa propria, senza la possibilità di avere contatto con un eventuale coniuge, parenti, amici. Un disturbo che nega, di fatto, agli ammalati ogni diritto, da quello alla cura della salute a quello di voto.
Prospettando una esistenza di solitudine o quasi, senza dare almeno la speranza di una via duscita che non sia la morte. Insomma essere effetti Mcs è peggio che essere affetti da aids o cancro perché, se per queste gravissime malattie esistono cure che permettono, in qualche caso, la guarigione e quasi sempre un prolungarsi della speranza di vita, chi è colpito da Mcs vive una vita senza speranza.
Perché, anche se ufficialmente non è riconosciuta, a causare la malattia è un danno genetico che la medicina, la scienza di oggi non è in grado di riparare. Un danno che, attenzione, non è presente dalla nascita ma che sarebbe prodotto dallinquinamento ambientale, cosicché potrebbe verificarsi in ognuno di noi. Ascoltate .
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