AVERSA. La presenza di decine di sacchi bianchi colmi di spazzatura lungo la strada tra Aversa e Casaluce, segnalata alcuni giorni fa da queste colonne da il via allennesima dimostrazione del vero volto della politica, …
…accendendo una polemica, che come sempre si afferma di non voler fare, sul diritto di primogenitura di una iniziativa, in questo caso quella definita di bonifica di unarteria intercomunale utilissima per la presenza di uno svincolo dellasse mediano che da anni non vedeva operatori ecologici.
Lavere chiesto allassessore allambiente della città di Aversa, Massimo Pizzi, spiegazioni sulla inquietante presenza di quei sacchi, riempiti e depositati pare da personale proveniente da un ente pubblico, ottenendo una risposta chiarificatrice sullintera questione ha sollecitato una replica da parte del primo cittadino di Casaluce, Nazzaro Pagano, che non era stato nominato dallassessore.
Convinto che ad avere preso liniziativa fosse stato il comune di Frignano, preannunciato una denuncia da trasmettere alla Regione per invitare questultima ad assumersi le proprie responsabilità, il componente dellesecutivo aversano aveva chiarito il mistero puntando il dito sullinsufficienza dei fondi stanziati dalla Regione per gli interventi a tutela dellambiente e sulla pochezza dellinteresse rivolto al territorio dellAgro dalle Istituzioni.
Un discorso che non toccava nessuno degli amministratori locali, invece il sindaco di Casaluce ha ritenuto di dover mettere i puntini sulle i. ricordando che suo è il merito delliniziativa e puntando il dito sul Carneade aversano delegato allambiente.
Devo ringraziare il sindaco di Casaluce scrive Pizzi per la chiarezza delle sue dichiarazioni e per avermi edotto sulla certezza (?!) dei tempi di bonifica di un sito che da anni versa in condizioni catastrofiche. Non volevo togliergli il merito di una bonifica che, come da lui affermato, iniziato il suo iter nel 2009, con un finanziamento della Regione Campania, oggi, nel 2013, vede quasi completato il suo percorso.
Mi preme chiarire, al di là della condizione ambientale nuovamente allarmante di tutta la strada, ricoperta ancora da nuovi rifiuti, nonché della lacerazione degli stessi sacchi che occupano la sede stradale, di essermi preoccupato sottolinea Pizzi prima da cittadino scoraggiato e poi da volenteroso assessore al ramo, dei tempi inquietanti per le bonifiche delle nostre terre evidenziando che un impegno costante di tutti potrebbe farci raggiungere risultati auguranti un futuro migliore. Mi sono preoccupato di esprimere dissenso verso coloro che operano in modo approssimativo per la bonifica della terra dei fuochi, dove non cè distinzione tra la coltivazione biologica e quella allamianto; dove la contaminazione ha colpito oltre all’ambiente anche la filiera agroalimentare e le tavole dei consumatori; dove i tassi di mortalità tumorale sono tra i più alti di Italia; dove già nel lontano 2006 lincremento dei tumori andava vicino al 400% in alcuni comuni del casertano, fra cui purtroppo ci sono anche i nostri. Sono altresì preoccupato della inconsistenza delle cifre stanziate per il ripristino ambientale dei nostri territori oltre che dei tempi lunghi ed incerti delle bonifiche; del dato allarmante che su 5200 siti potenzialmente inquinati e censiti dallArpac, con 461 con alto livello di inquinamento, è stato stimato che nellintera fascia di territorio fra Napoli e Caserta solo il 20% circa dei siti sia stato liberato dai rifiuti e dai loro resti. Non volevo creare allarmismi né accusare chi si è impegnato nellottima opera di risanamento ambientale, coinvolgendo anche Aversa in unazione assolutamente indispensabile, città oltretutto rappresentata dal valido ed esperto consigliere comunale, Marino; ma resto convinto che per tutelare una regione, una popolazione ed uneconomia è necessario da subito avviare con tempi e regole certe la bonifica dei nostri territori. Sono sicuro che, anche senza mai aver avuto contatti in merito, il sindaco Pagano approvi le mie preoccupazioni in merito.