Camorra, Dia sequestra beni per 5 milioni a clan Fabbrocino

di Redazione

 NAPOLI. Beni per 5 milioni di euro sono stati sequestrati, tra le province di Napoli, Avellino e Crotone, dalla Direzione investigativa antimafia a Domenico Cesarano, 57 anni, di Palma Campania (Napoli), ritenuto legato al clan Fabbrocino.

Si tratta di due società operanti nel settore dell’abbigliamento, cinque fabbricati, tre terreni, otto autovetture e 13 rapporti finanziari dal saldo complessivo è di 360mila euro intestati a Cesarano o a suoi prossimi congiunti. Noto come “Mimì ‘o pezzaro”, secondo gli inquirenti Cesarano avrebbe assunto una posizione di autorevolezza nell’ambito criminale locale.

Già nel 2000 il suo inserimento nel sodalizio veniva accertato con una sentenza – corroborata da concordi dichiarazioni di collaboratori di giustizia – emessa nei confronti del clan Fabbrocino dal Tribunale di Nola. Più di recente l’uomo era stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare, emessa lo scorso dicembre dal gip di Napoli, nell’ambito dell’operazione “Fulcro”, eseguita dalla Dia partenopea. A Cesarano era stato nuovamente contestato, fra l’altro, il reato di associazione camorristica.

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