Giornata della Legalità con il procuratore De Raho

di Antonio Taglialatela

 CASERTA. Una mattinata all’insegna della legalità e della lotta alle mafie, animata dai ragazzi della scuola “Beethoven”, con ospite d’onore il procuratore della Dda di Napoli, Federico Cafiero de Raho.

Davanti alla folta platea della sala consiliare “Paolo Borsellino” di Casaluce (Caserta), alla presenza di autorità civili e militari, si è celebrata la “Giornata della Legalità” promossa, anche quest’anno, dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nazzaro Pagano, in collaborazione con l’istituto diretto da Mario Autore, e condotta dalla giornalista Alessandra Tommasino, da anni impegnata nel campo dell’antimafia e nelle iniziative di solidarietà e vicinanza alle vittime innocenti di camorra.

“Libertàè partecipazione”, il brano di Giorgio Gaber eseguito in apertura dal coro della “Beethoven”: un titolo cherappresenta anche unovalori fondamentali nell’opera di risveglio delle coscienze di cui ha necessariamente bisogno il territorio dell’agro aversano, per decenni dominato dallo strapotere della criminalità organizzata.A seguire un’esibizione dei ragazzi, in stile “fujenti”, con tanto di rullanti, bandiere e slogan inneggianti alla legalità.

“Il cambiamento dipende da voi”, il monito lanciato ai giovanissimi spettatori dalla Tommasino, che poi ha passato la parola agli ospiti. In quella che è stata una delle sue ultime uscite pubbliche in Campania, in vista del nuovo incarico a Reggio Calabria, il procuratore De Raho, con visibile commozione, ha sottolineato come oggi, in questo territorio, si è notevolmente ridotto il grado di omertà. “Quando arrivai qui, anni fa, la gente aveva paura anche di pronunciare la parola ‘camorra’. Oggi, invece, in molte persone la mentalità è cambiata, e questo è forse il più grande risultato del nostro lavoro”.

Il sindaco Pagano, dopo aver elogiato l’opera della Dda di Napoli e delle forze dell’ordine, che hanno disarticolato i clan della zona e messo le basi per una “riconquista” del territorio da parte dei suoi abitanti, ha invitato i ragazzi a non farsi affascinare dalla figura del boss, mitizzata dal cinema e dalla televisione. “Gli eroi non sono il ‘Sandokan’ della realtà o ‘il malese’ della fiction televisiva, che finiscono per marcire in carcere. – ha detto Pagano – I veri eroi sono quelli come Cafiero De Raho, che combattono ogni giorno per la nostra libertà”. In chiusura l’inno nazionale, cantato dagli alunni e da tutti i presenti.

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