NAPOLI. Il rischio chiusura è concreto: la palestra di judo di Gianni Maddaloni, a Scampia, potrebbe chiudere entro giugno.
A lanciare l’allarme lo stesso Maddaloni che denuncia l’abbandono da parte delle istituzioni, “del Governo che è un genitore assente”. Entro venerdì, il maestro Gianni, padre di Pino, judoka medaglia d’oro a Sydney 2000, deve pagare una bolletta della luce di duemila euro. Pena: il distacco della corrente. Lo sponsor privato che fino a questo momento ha sostenuto la palestra non è ora in grado di dare una mano.
Da qui l’appello: “Aiutateci tutti, qui non si fa solo sport si salvano i ragazzi dalla camorra, dal ‘mal vivere’. Offriamo loro la possibilità di scegliere e conoscere la bellezza della vita lontano dalla criminalità”.
Maddaloni esclude con fermezza che dietro questo rischio di chiudere ci sia la pressione del clan. “Più volte – ha detto – abbiamo ricevuto telefonate di vedove, orfani e familiari di chi è in carcere che chiedevano aiuto per cambiare vità”.
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