NAPOLI. La via Crucis a Napoli, nelle sale del Conservatorio, è ispirata a un testo di don Tonino Palmese, coordinatore regionale di Libera.
Presente il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, e i parenti delle vittime innocenti di mafia, tra cui il fratello del giornalista Giancarlo Siani, Paolo.
La funzione sacra vede la lettura delle stazioni ”tradizionali” della via crucis, integrate da alcuni testi scritti da don Tonino Palmese, vicario episcopale per la carità della diocesi di Napoli e coordinatore per la Campania di Libera. ”Una Via Crucis – spiega l’autore – nata per guardare la passione di Cristo dal punto di vista delle vittime innocenti, così come Cristo venne perseguitato, deriso, calunniato”.
La lettura delle tredici tappe è stata affidata ad alcuni dei parenti delle vittime innocenti della camorra: la prima stazione è stata letta da Paolo Siani,seguito, tra gli altri, da Pina Buonocore (sorella di Teresa), Lorenzo Clemente (marito di Silvia Ruotolo), Veronica Montanino (figlia di Gaetano).
Tra i lettori anche il procuratore capo di Salerno Franco Roberti, il questore di Napoli Luigi Merolla, il neo procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho.
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