CESA. In occasione dell’8 Marzo 2013, Giornata internazionale della donna, si è svolta la manifestazione dal titolo DicO No alla violeNzA organizzata dalla Pro Loco di Cesa con il patrocinio del comune di Cesa.
Un corteo silente illuminato dalle fiaccole ha attraversato le principali strade del paese a testimonianza delle silenziose presenze delle donne vittime di amici, compagni, fidanzati, mariti, donne che hanno un nome ed una storia. Storie che sono state raccontate attraverso le voci dei partecipanti che hanno rivissuto, seppur attraverso un racconto, gli ultimi attimi delle vite di alcune delle donne vittime di femminicidio.
Un fenomeno questultimo che sembra non volersi arrestare, crescendo di anno in anno. Sono ben 127 le donne uccise per mano di un uomo nel 2012; con una media di un omicidio ogni tre giorni, e sono già 54 le vittime dallinizio dellanno 2013. Un primato raccapricciante che deve far riflettere sulla propagazione a macchia dolio di quella che è diventata una vera e propria piaga umanitaria. Uomini accecati dalla gelosia, invasi da raptus, impossessati dallodio e dal rancore che, con un gesto folle e ingiustificabile, pongono fine alla vita di una donna.
La manifestazione si è conclusa con larrivo del corteo nella chiesa di Maria SS del Rosario e con lesibizione del gruppo corale della parrocchia di San Cesario. Inoltre sono intervenute per i saluti lAssessore alle Politiche Sociali Nicoletta Bortone, il sindaco dei ragazzi Nicola D’Alesioed il presidente della Pro Loco Anna Mele che ha affermato: Ricordare le donne vittime di violenza non è mai abbastanza, non è mai superfluo, perché ognuno deve battersi nel proprio piccolo per cercare di arginare i mali della società. Ognuno deve sentire come proprio il disagio e la sofferenza altrui se vuole dare un contributo di evoluzione positiva, non solo retorica, alla dialettica sociale. Il presidente Mele, inoltre, ha ringraziato i partecipanti, lAmministrazione comunale, il sindacobaby,il fioraio Enzo Talento per le mimose offerte ed il signor Giuliano Caccavale per le candele concesse gratuitamente.
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(foto di Umberto Rennella)