TAMPA BAY. Suicidio nel campus dell’università della Florida. A dare l’allarme è stata una telefonata al 911 che, durante la notte tra domenica e lunedì, ha avvertito la polizia statunitense della presenza di un uomo con una pistola all’interno del campus dell’Ucf, University of Central Florida.
I poliziotti, al loro arrivo, hanno rinvenuto il cadavere di un ragazzo, James Oliver Seevakumaran, ex studente di 30 anni, la cui morte sembra un suicidio a tutti gli effetti. Nella sua stanza sono state rinvenute centinaia di munizioni, quattro bombe e un fucile semi automatico.
Prima dell’arrivo della telefonata alla polizia, fatta dal compagno di stanza del ragazzo, nel campus era scattato l’allarme anti-incendio, innescato probabilmente dallo stesso suicida che voleva indurre i ragazzi ad uscire dalle loro stanze.
L’accaduto fa pensare che Seevakumaran stesse progettando di realizzare una vera e propria strage. I ragazzi del dormitorio 1, che ospita circa 500 studenti, sono stati immediatamente evacuati e ospitati per la notte in altri dormitori. Dopo aver portato via armi ed esplosivi, la polizia ha permesso agli studenti di rientrare nel dormitorio e riprendere tranquillamente lo svolgimento delle lezioni.
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