GRICIGNANO. Il consigliere di opposizione Gianluca Di Luise ha presentato, al sindaco e al delegato ai lavori pubblici, uninterrogazione sull’affidamento dei lavori di adeguamento, potenziamento e completamento dellimpianto di pubblica illuminazione.
Opera, finanziata dalla Regione Campania per un importo di 500mila euro, prima affidata, dalla precedente amministrazione comunale, alla ditta che attualmente gestisce la pubblica illuminazione a Gricignano (Ati costituita tra Cofely Italia spa/Guida Impianti Srl), poi revocata lo scorso 6 marzo dal responsabile dellufficio tecnico comunale poiché si tratta di lavori in ampliamento e non complementari a quelli compresi nel contratto di gestione. Successivamente, il 15 marzo, lUtc ha invitato cinque ditte a presentare le rispettive offerte mediante procedura negoziata, senza previa pubblicazione di un bando di gara, con aggiudicazione tramite ribasso.
Nella sua interrogazione, Di Luise fa alcuni esempi per i quali è consentita la procedura negoziata: quando non è stata presentata alcuna offerta o alcuna offerta appropriata; quando lestrema urgenza, risultante da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i termini imposti dalle procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando di gara; per acquisto di forniture a condizioni particolarmente vantaggiose; qualora il contratto faccia seguito ad un concorso di progettazione e debba, in base alle norme applicabili, essere aggiudicato al vincitore o a uno dei vincitori del concorso, etc.
In ogni caso, sottolinea Di Luise, la dottrina e la giurisprudenza amministrativa, in modo unanime, non prevedono tra i casi previsti quella di una generica dichiarazione di una possibile revoca del finanziamento da parte della Regione Campania. Anche perché, scrive Di Luise, questa giustificazione non è documentata e si è di fronte ad una procedura avviata fortemente in ritardo da parte dellUtc, ossia tre anni. Da qui la domanda: Perché si è atteso tutto questo tempo dalla determina dirigenziale del 29 giugno 2010 alla revoca del 6 marzo 2013?.
E ancora: Su quali elementi tecnico-giuridici si è ritenuto di dichiarare in determina che non appare configurarsi nel caso specifico in quanto il progetto di che trattasi prevede esecuzione di lavori in ampliamento e non complementari?.
Perché – altro quesito – non è stata utilizzata una regolare procedura di pubblicazione di un bando di gara?. A tal proposito, Di Luise chiede al responsabile dellUtc di revocare la determina del 15 marzo scorso e avviare la procedura per un regolare bando di gara.
Lamministrazione comunale conclude il consigliere rischia di perdere effettivamente il finanziamento, in quanto un possibile ricorso alla giustizia amministrativa potrebbe definitivamente far trascorrere il tempo necessario per una regolare procedura di gara e creare un danno erariale allEnte, oltre che un disservizio ai cittadini.