Villa comunale chiusa al pubblico: Di Luise chiede lumi

di Antonio Taglialatela

 GRICIGNANO. Perché il parco pubblico “Mazzoni” di corso Umberto è chiuso al pubblico? E’, in sintesi, la motivazione che ha spinto il consigliere di opposizione Gianluca Di Luise a presentare un’interrogazione al sindaco Andrea Moretti e al delegato all’ambiente Antonio Lucariello.

“La villa comunale di corso Umberto – scrive Di Luise – è sempre stata considerata il punto di ritrovo di tutta la cittadinanza, sede dei maggiori eventi folkloristici e utilizzata anche come parco giochi per le famiglie ed i giovani in cerca di un po’ di svago. Con il recente regolamento comunale, predisposto ed approvato dalla commissione prefettizia, si è disciplinato l’uso del parco anche al fine di evitare abusi di ogni genere, soprattutto da parte di soggetti e gruppi politici per scongiurarne l’utilizzo come se fosse proprietà privata”.

Ma, allo stato attuale, sottolinea Di Luise, “il parco risulta sempre chiuso, evitando così la possibilità di fruizione, per compiere camminate e, specialmente nella bella stagione, per godere dell’aria salubre rilasciata dalla clorofilla dagli alberi”.

Il consigliere ricorda che “fu indetta ed espletata regolare gara di appalto per l’assegnazione in concessione d’uso del chiosco bar, sito all’interno del parco, ma, dopo ricorsi e controricorsi, la gestione a tutt’oggi non è stata ancora affidata a nessun soggetto e quell’area di ristorazione resta in stato di abbandono”.

E non manca di sottolineare che una parte della villa comunale “è stata utilizzata, per un periodo di tempo, come una vera e propria discarica a cielo aperto e deposito dei camion da parte del Consorzio Unico di Bacino e che, solo dopo la segnalazione fatta dall’associazione ‘Gricignano in Movimento’, si è provveduto a sgomberare quell’area”.

Tra l’altro, evidenzia il consigliere di opposizione, il parco, oltre a restare chiuso, è carente di manutenzione: “Ad oggi – continua Di Luise nell’interrogazione – stiamo assistendo ad un vero e proprio declino del parco in quanto, con il passare del tempo, ci accorgiamo che al suo interno si sono create buche, avvallamenti e pozzanghere quando piove”.

“Il vero rammarico che si ha per quest’area verde – prosegue il consigliere – è il notare che l’economia di tutta la zona è in fase discendente e mi riferisco allo chalet che è presente all’interno, il cui soggetto al quale spetta la gestione risulta sconosciuto ai più. Ciò che forse più colpisce ed è sconcertante è che la stessa potrebbe attrarre potenziali investitori interessati allo sviluppo di attività commerciali e ricreative nell’area portando benessere e servizi alla cittadinanza”.

Di Luise non manca di lanciare una frecciata all’amministrazione in carica che, lo scorso 23 novembre, proprio nella villa comunale, ha tenuto un galà di ringraziamento per la vittoria elettorale. Da qui le richieste del consigliere: “Per quale recondito motivo l’amministrazione cittadina tiene chiuso, senza preavviso e senza spiegazioni, il ‘polmone verde di Gricignano’, e quindi la mancata fruizione della stesso, decidendo di aprirne le porte solo in occasione di eventi a sfondo evidentemente, innegabilmente ed unilateralmente politico? E perché, invece di far cadere il parco, nel dimenticatoio, non vi è una spinta per far sì che venga rilanciato, in modo da conferirgli nuovamente lo splendore di un tempo, attraverso l’incentivazione alla promozione di iniziative anche da parte dei cittadini?”.

Infine, conclude Di Luise, “attraverso una manutenzione almeno ordinaria (effettuata magari attraverso la stabilizzazione di alcuni lavoratori socialmente utili), oltre a rendere il parco più vivibile sotto l’aspetto relativo alla sicurezza, si otterrebbe anche il duplice effetto di far risvegliare l’economia di tutta la zona, incentivare l’occupazione stabile di qualche Lsu e far in modo che anche lo chalet, presente al suo interno, possa riprendere la propria attività dignitosamente”.

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