Nell’anticipo delle 12.30 di domenicail Siena impatta con il Cagliari e non scavalca il Genoa quart’ultimo, impegnato con la Fiorentina.
A vedere i primi 45 minuti la squadra che si deve salvare sembra quella sarda. A centrocampo i rossoblù mantengono le redini del gioco, il trio Ngaingolan-Ekdal-Dessena non soffre in fase difensiva e riesce spesso a innescare in velocità il trequartista Cossu, libero di agire su tutto il fronte dattacco e il colombiano Ibarbo che sulla sinistra ha un altro passo rispetto ai difensori toscani. Come al 32 quando solo la bravura e il coraggio di Pegolo evitano lo svantaggio al Siena. La squadra di Iachini invece offre poco alla partita. A parte i lanci lunghi a cercare Emeghara, ad animare il gioco ci pensano solo un paio di fiammate di Rosina e dello stesso attaccante nigeriano, naturalizzato svizzero, ma il portiere del Cagliari Agazzi.
In avvio di ripresa Iachini toglie Sestu, lontano dal vivo del gioco e inserisce Reginaldo, nel ruolo di seconda punta al fianco di Emeghara. I toscani alzano leggermente il loro baricentro, evitano i lanci lunghi del primo tempo e il miglioramento si vede. Il Siena gioca meglio soprattutto sulle fasce, crossando per la testa di Emeghara e di Reginaldo, il Cagliari aspetta i padroni di casa e riparte e quando lo fa, soprattutto con Ibarbo è molto pericoloso. Come al 72 quando il colombiano è fermato dentro larea da un intervento di Angelo, larbitro non fischia. Iachini toglie Rosina e mette Bogdani, per aggiungere centimetri all’attacco, Lopez inserisce Pinilla al posto di un Ibarbo stremato.
Nell’ultimo quarto d’ora il Siena continua a premere ma combina poco di concreto, anzi negli ultimi minuti rischia di subire due volte la beffa con Pinilla e Nenè entrato al posto di Thiago Ribeiro. Alla fine è 0-0. E il Siena butta via una buona occasione per mettere pressione alle concorrenti per la salvezza.