ROMA. Dopo le analisi della Direzione di ieri entriamo con tutti e due i piedi nella realtà del momento. Lo ha detto il leader del Pd, Pierluigi Bersani, durante la presentazione del piano dei democratici.
La situazione continua – non è più elettorale ma parlamentare e il Pd ha quasi il doppio dei parlamentari della destra e quasi il triplo di Grillo. In altri sistemi elettorali ci sarebbe la governabilità ma nel nostro balordo sistema elettorale questo non è consentito.
Le nostre proposte viaggeranno in un meccanismo di partecipazione e consultazione, metteremo le proposte in rete, dice Bersani a proposito delle 8 proposte del centrosinistra per il governo del cambiamento che per Bersani sono troppo poche rispetto a un programma di legislatura e di governo. E’ ovvio. Ma per noi sono un abbrivio per la legislatura. I punti presentati sono: corruzione, concussione, traffico di influenze illecite, autoriciclaggio, falso in bilancio e scambio elettorale.
Sono norme – sostiene Bersani in conferenza stampa insieme a Piero Grasso – che non riguardano solo il grado di civismo, ma l’economia. E’ il punto più cruciale: un paese che vuole tornare a crescere non può essere al 72/mo posto nella classifica dei paesi più corrotti. Non è vero che con l’onestà non si mangia, con l’onesta si mangia e si beve.
Per quanto riguarda M5s e Beppe Grillo, il leader del Pd dice: Io a Grillo non ho da dire niente, lui non vuole diplomazie, scambi di sedie… Io ne voglio ancora meno di lui, ha scelto una via parlamentare, poteva sceglierne una extra-parlamentare, adesso dirà come intende prendersi questa responsabilità, davanti al paese. Voglio solo sottolineare che l’idea del tanto peggio tanto meglio è distruttiva. Non inseguo Grillo in tutte le sue dichiarazioni mattiniere, quotidiane e serali. Io ho in testa il mio paese.