ROMA. Con lipotesi di reato di corruzione sono stati indagati dalla Procura di Roma i senatori Antonio Razzi e Domenico Scilipoti nell’indagine sul cambio di casacca in Parlamento avvenuto nel dicembre del 2010.
Il parlamentare del Pdl, intervistato da Affariitaliani.it, ha così commentato: Mi sembra una cosa ridicola. Ho sempre detto che la mia fu una scelta dettata dagli interessi degli italiani e non da quelli di bottega.
Altri prosegue Scilipoti hanno fatto una scelta diversa dalla mia e hanno fatto prevalere gli interessi di bottega. Ho pensato l’incontrario e sono convinto di aver fatto bene. E in quel momento avrei fatto quella scelta anche se il presidente del Consiglio si fosse chiamato D’Alema o Bersani. In quel momento dovevamo difendere l’Italia: per questo mi sembra ridicolo tornare su un argomento che è già stato sviscerato e chiarito.
I due parlamentari erano citati in alcune denunce presentate dal leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, dopo che questi stessi parlamentari avevano abbandonato il suo partito nel dicembre 2010 in coincidenza con un voto di fiducia al governo che era guidato da Silvio Berlusconi.
Scilipoti e Razzi potrebbero essere interrogati nei prossimi giorni dal procuratore aggiunto, Francesco Caporale.