Compravendita senatori, respinto giudizio immediato per Berlusconi

di Redazione

 NAPOLI. Nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta compravendita dei senatori, il gip Marina Cimma ha respinto la richiesta di giudizio immediato nei confronti di Silvio Berlusconi, Valter Lavitola e Sergio De Gregorio, rimettendo gli atti al pm.

L’ex premier è accusato di aver versato 3 milioni di euro all’ex senatore De Gregorio perché cambiasse schieramento (dall’Idv al Pdl) e contribuisse a determinare la crisi del governo Prodi. Non si conoscono ancora le motivazioni del provvedimento.

Intanto, i pm, dopo l’acquisizione degli atti, dovrebbero procedere col rito ordinario, con l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio che dovrà essere esaminata in sede di udienza preliminare.

La richiesta di rito alternativo era stata avanzata dai pm l’11 marzo scorso.I difensori diBerlusconi, Michele Cerabona e Niccolò Ghedini, avevano depositato una memoria nella quale sottolineavano, tra l’altro, che il Cavaliere non era stato interrogato nonostante ne avesse manifestato la volontà. La Procura, invece, era convinta che le indagini della Guardia di finanza avessero fatto già emergere la prova della corruzione.

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