SALERNO. Inizierà mercoledì nell’aula della Corte di Assise di Appello di Salerno, dopo venti anni dall’omicidio di Elisa Claps, uccisa a soli 16 anni con 13 coltellate.
In aula Danilo Restivo, che da Rebibbia dove era detenuto dallo scorso 11 marzo, quando è stato consegnato temporaneamente all’Italia dalla Gran Bretagna, dove è detenuto per lomicidio di Heather Barnett, è stato trasferito nel carcere di Fuorni, a Salerno.
In primo grado Restivo fu ritenuto colpevole oltre ogni ragionevole dubbio.Il gup parlò di indizi gravi, precisi, concordanti scrivendo che non ci poteva essere nessuna ricostruzione alternativa plausibile capace di ricondurre l’uccisione di della 16enne di Potenza in direzione diversa da Restivo.
Ora in aula cercherà di dimostrare lesatto contrario dando la sua ricostruzione di quel giorno e dimostrando che con quell’omicidio non c’entra nulla.Se veramente una sola volta, nella vita misera che ad oggi ha condotto, Danilo Restivo vorrà dire la verità e allora vale la pena sopportare l’ennesimo strazio di incontrarlo e di ascoltarlo, dice il fratello di Elisa, Gildo Claps.
In aula ci sarà anche la mamma della 16enne ritrovata 17 anni dopo nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza. La Famiglia Claps è sicura della colpevolezza di Restivo, ma per loro la verità significa anche conoscere chi lo ha coperto, chi ha fatto in modo che per 16 anni non si sia neanche riusciti a trovare il corpo di Elisa.
L’avvocato dei Claps, Giuliana Scarpetta, si dice fiduciosa sull’esito del processo e sulla conferma della condanna di Restivo. Con tutto quello che abbiamo, con tutte le prove, come potrei non essere tranquilla?.
Fiduciosi si dicono anche i legali di Restivo, Alfredo Bargi e Marzia Scarpelli che definiscono i giudici persone equilibrate.