ROMA. La procura generale della Corte di Cassazione ha chiesto il rigetto del ricorso presentato dalla procura di Roma contro la sentenza di non luogo a procedere per il filone romano del processo Mediatrade.
Il non luogo a procedere sul filone romano del processo, che faceva seguito alla stessa decisione sul filone principale del processo a Milano sui diritti Mediaset, cosiddetto Mediatrade, è stato pronunciato il 27 giugno 2012 dal gup del tribunale di Roma per Silvio Berlusconi, Piersilvio Berlusconi e altri imputati e contro di esso aveva presentato ricorso la procura romana.
Sul fronte giudiziario, il mese di marzo si preannuncia caldo per il Cavaliere dato che è attesa per domani 7 marzo la prima di tre sentenze, che dovrebbero arrivare tutte entro fine mese. Per domani, infatti, è previsto il verdetto sul caso della fuga di notizie sull’intercettazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte ai tempi della scalata di Unipol alla Bnl.
Berlusconi, imputato assieme al fratello Paolo, ha annunciato nei giorni scorsi che prima della sentenza renderà dichiarazioni spontanee, ma è ancora incerta la sua presenza a Palazzo di Giustizia di Milano per domani. Il pm Maurizio Romanelli ha chiesto ai giudici della quarta sezione penale di Milano di condannarlo a un anno di carcere per l’accusa di concorso in rivelazione di segreto d’ufficio.
Poi il 18 e il 23 marzo sono previste rispettivamente le sentenze sul caso Ruby e sulla vicenda Mediaset, in appello.