Napolitano: “Resto fino alla fine. Ascolterò due gruppi ristretti”

di Mena Grimaldi

 ROMA. “Eserciterò il mio mandato fino all’ultimo giorno”. Queste le parole del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, smentendo l’ipotesi circolata nelle ultime ore di sue probabili dimissioni.

Sul piano operativo per quanto riguarda la formazione del governo ha annunciato che intende consultare due “gruppi ristretti” che lo dovrebbero aiutare a trovare una soluzione alla situazione di stallo che si è venuta a creare.

Due gruppi ristretti di personalità che avranno il compito di aiutarlo a formula su temi istituzionali e economico-sociali, “precise proposte programmatiche oggetto di condivisione” da parte delle forze politiche, in vista di un possibile governo. I

nomi di questi saggi, chiamati a comporre quelle che potrebbero essere definite delle commissioni programmatiche, saranno resi noti a breve. I due gruppi ristretti voluti dal presidente Napolitano avranno un carattere “uno politico istituzionale e l’altro economico-sociale” e si insedieranno martedì prossimo.

“Continuo ad esercitare fino all’ultimo il mio mandato non nascondendo al Paese le difficoltà che sto ancora incontrando e ribadendo la mia fiducia nella possibilità di un responsabile superamento della situazione che l’Italia attraversa”, ha detto Napolitano. Rispondendo successivamente ai giornalisti ha precisato: “Se sono giunto alla conclusione di rimanere fino all’ultimo giorno… evidentemente ho meditato a lungo le alternative”.

“Non può sfuggire agli italiani e alla opinione internazionale -ha detto il presidente della Repubblica parlando dell’esecutivo – che un elemento di concreta certezza della situazione del nostro Paese è rappresentato dalla operatività del nostro governo tutt’ora in carica e non sfiduciato dal Parlamento”.

La scelta di Napolitano piace anche al Movimento 5 Stelle che sembra averne apprezzato la motivazione perché in linea con quanto Grillo e in suoi hanno detto e ridetto, un Governo già c’è e il Parlamento ha tutte le carte in regola per legiferare.

Positiva anche la reazione dei democratici.Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani afferma di essere “pronto ad accompagnare il percorso indicato da Napolitano. Un governo di cambiamento e una convenzione per le riforme restano il nostro asse”.

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