ROMA. Nel suo primo giorno da Pontefice, come promesso alle migliaia di fedeli che a San Pietro lo hanno acclamato, Papa Francesco giovedì mattina è arrivato pochi minuti dopo le 8 a Santa Maria Maggiore, una delle principali basiliche della capitale.
”Misericordia, misericordia, misericordia”. E’ quanto ha detto Papa Francesco ai confessori della Basilica di Santa Maggiore che ha salutato uno per uno. Lo riferisce padre Ludovico Melo. ”Voi siete i confessori – ha aggiunto il Papa – quindi siate misericordiosi verso le anime. Ne hanno bisogno”.
Quando BErgoglio è uscito dalla Basilica di Santa Maria Maggiore ha salutato con la mano alcuni studenti della scuola Albertelli, che si trova di fronte alla Basilica, affacciati alle finestre. I giovani lo chiamavano e agitavano le mani per attirare la sua attenzione, a quel punto il Pontefice ha risposto al saluto prima di infilarsi nell’auto e lasciare la basilica.
”Papa Francesco è molto affezionato a questa chiesa perché ogni volta che da cardinale veniva a Roma faceva una breve visita nella Cappella Paolina”. A dirlo è padre Elio Monteleone, penitenziario della Basilica di Santa Maria Maggiore.
”Lasciate la basilica aperta, – ha detto ai collaboratori approssimandosi a Santa Maria Maggiore – sono un pellegrino, voglio andare tra i pellegrini”.
Insofferenza del neo Papa anche per le rigide misure di sicurezza da osservare. ”Non sono un indifeso”, ha protestato, ma inutilmente. Per potersi recare in preghiera a Santa Maria Maggiore ha anche chiesto con un’auto meno lussuosa della Scv 001 messa a disposizione dalla Santa Sede. Poi é andato alla Casa del clero di via della Scrofa dove abitava nei giorni del pre Conclave e ha pagato il conto per dare il buon esempio.E mercoledì sera, dopo la sua elezione, il Pontefice ha deciso di rientrare alla Domus Santa Marta in autobus, assieme ai cardinali elettori.