ROMA. Se alla fine salta tutto e si va alle elezioni Renzi si candida a premier o no?. Questa la domanda che lEspresso, in edicola giovedì, a posto al sindaco di Firenze Matteo Renzi.
Mettiamola così: se ci fossero le condizioni ci starei, ha risposto Renzi. Il sindaco di Firenze, dunque, sarebbe pronto a candidarsi a premier, a patto che ve ne siano le condizioni.
Sono rimasto nel Pd e con Bersani non solo perchè sono leale alla ‘ditta’, ma anche perchè penso che per l’Italia sia utile avere due grandi partiti: non possiamo continuare con l’idea che ognuno si fa il suo partitino, ha spiegato Renzi nella lunga intervista. E alla domanda se si candiderà come segretario dei democratici ha risposto.
Non sono minimamente interessato a capire cosa farò da grande… Io voglio che ora facciamo sentire la nostra voce. E poi ritorna a ribadire che, secondo lui, la nuova legislatura non durerà a lungo.
Non mi sostituisco al Capo dello Stato. Credo che sarà una legislatura breve, mi auguro che almeno si riesca a scrivere una buona legge elettorale – ha spiegato – Il mio modello è il sindaco d’Italia. Solo da noi il vincitore è oggetto di interpretazione: se alla Sistina si votasse con il Porcellum sarebbero eletti in quattro. E ora a venti giorni dal voto stiamo per infilarci nel rito nobile delle consultazioni. Ci mettono meno a fare il papa che il presidente della Camera.