I consiglieri di opposizione: “Che vergogna”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Siamo divenuti la vergogna della Nazione intera. Il Comune di Orta di Atella è quello più sequestrato d’Italia.

Sequestrati interi quartieri per mancanza di lottizzazione. Sequestrati interiparchi residenziali sorti abusivamente in zona industriale. Sequestrate licenze rilasciateillegittimamente. Arrestati edindagati funzionaricomunali per avere rilasciato illecitamentepermessi di costruire.
Sequestrate, continuamente, concessioni edilizie ed ora, pure, i Piani Urbanistici Attuativi, con i quali, secondo una distorta e personale concezione di pianificazione del territorio, si volevano sanare illegittimamente lenefandezze urbanistiche perpetrate ai danni dell’intero territorio.
Tre P.U.A. adottati dalla giunta municipale e prontamente sequestrati dall’autorità giudiziaria.

Tentativi mal riusciti di lottizzazioni “postume” relative, fra l’altro, a zone che non vedono alcun residente.

Eppure, come più volte propagandato, questi erano gli strumenti per salvaguardare quelle centinaia e centinaia di famiglie che, ignare, avevano acquistato immobili ad Orta di Atella e che, per queste scelte scellerate, fatte da chi si arroga il diritto di governare senza confrontarsi con i vari livelli istituzionali, resteranno a vivere in case abusive, con la cosiddetta “spada di Damocle” sulla testa.

Le finalità di quei provvedimenti, a dire il vero, sono del tutto diverse! Altro che andare incontro a queste famiglie e risolvere i loro problemi. Tre zone con destinazione non residenziale e su cui non ci sono immobili abitati.

Caro sindaco, perché non viene in consiglio comunale e, pubblicamente, elenca i proprietari dei lotti di terreno e dei fabbricati a rustico oggetto dei P.U.A. sequestrati?

Siamo convinti che, così, i cittadini tutti capirebbero chi deve avvantaggiarsene veramente!

Per la situazione di stallo amministrativo che si è creata ad Orta di Atella, oltre a quella di scioglimento per infiltrazione camorristica o per gravi illegittimità amministrative, già dichiarata dal Ministero dell’Interno (aggravata da un’azione amministrativa che cerca inutilmente di risolvere le illegittimità accertate con ulteriori illegittimità), il consiglio comunale dovrebbe essere sciolto per “manifesta incapacità amministrativa”, ovvero, per impossibilità di funzionamento. Ed ilminimo comune denominatore di questo scempio di civiltà sappiamo tutti chi è.

Sembra un calciatore che continua a rincorrere il pallone, anche, dopo i tre fischi dell’arbitro.

La partita è finita. Qualcuno glielo dovrebbe fare capire!

Adifferenza sua, però, noi non siamo lieti di queste continue visite con cuil’autorità giudiziaria dispone delle vere e proprie perquisizioni nei cassettidegli uffici comunali. Diventa mortificante per l’intera cittadinanza.

La procura, caro sindaco, non èun tutore dell’amministrazione che verifica sele cosefunzionano bene, per farvi stare tranquilli. La magistratura (e dovresti saperlo) indaga per accertare e perseguire precise ipotesi delittuose.

Non c’ènulla da essere sereni, quindi!

È triste per un’intera popolazione, tranne per qualche furbastro, che vuole continuare ad arricchirsiin danno della stessa. È triste ma non dobbiamo perdere la speranza e la forza di cambiare.

Comprendiamo bene che in consiglio comunale sarebbe molto comodo “confrontarsi”, come avvenuto in questi anni, con chi, con l’intenzione di “volare alto”, è rimasto in basso, senza mai sbattere le ali, elucubrando con enunciazioni di principio, tipo le emergenze sociali, economiche ed urbanistiche e con saccenti riferimenti autoreferenziali, senza capire che la politica del fare è tutt’altra cosa. Soprattutto ad Orta, dove becere relazioni clientelari, intessute ad ogni livello e trasversali a tutte le forze politiche, rappresentano una forte resistenza al cambiamento.

La nostra opposizione viene manifestata con fermezza, ogni giorno, rifiutando qualsiasi tentativo di consociativismo.

L’opposizione moscia non rientra nei nostri schemi, soprattutto, quando viene pretesa, sia a destra che a sinistra, da chi già si è venduto in cambio di qualcosa.

Noi consiglieri siamo vicini alla gente. L’unico mandato lo abbiamo ricevuto da loro e sappiamo bene cosa vogliono.

Mandiamo a casa i responsabili di questa sciagura e facciamolo convincendo anche quelli che sono stati traditi dalle promesse di un buon governo. Liberiamo la nostra città dagli impresentabili!

Si coglie l’occasione per augurare a TUTTI una Pasqua di Resurrezione e Redenzione.

I consiglieri: Francesco Piccirillo, Giuseppe Roseto, Michele De Micco
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