L@D: “Sì ad un dibattito sulle scelte future”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Il Movimento Sant’Arpino Libera@Democratica accoglie con favore l’apertura dell’ex assessore ai Lavori Pubblici, ed attuale esponente di Sant’Arpino Bene Comune, Roberto Iavarone, di avviare un confronto programmatico sulle tematiche connesse al nuovo Puc.

“Abbiamo appreso – dichiarano gli esponenti del movimento guidato da Francesco Capone – della volontà dell’ex assessore Iavarone e degli amici di Sant’Arpino Bene Comune di realizzare un confronto-dibattito sulle problematiche inerenti lo sviluppo urbanistico del nostro centro, che proprio in queste ore sta subendo le scellerate scelte della giunta Di Santo. Come ha sottolineato nella propria nota stampa lo stesso Iavarone, da tempo è in corso un confronto programmatico fra noi e Sant’Arpino Bene Comune su svariati aspetti che riguardano il futuro della nostra comunità, e numerosi sono i punti di contatto fra i nostri movimenti, entrambi in netto dissenso con la pseudo politica portata innanzi dall’ex maggioranza che sostiene il sindaco uscente. Tuttavia per quanto riguarda le politiche del territorio appare imprescindibile un approfondimento, un percorso, che coinvolga a trecentosessanta gradi tutte le formazioni sociali, a partire dalle associazioni, dagli ordini professionali, dalle realtà imprenditoriali, che operano in loco che non possono solamente subire scelte calate dall’alto. In particolare per quanto riguarda la Zona Castellone dobbiamo ripartire da quelle linee programmatiche emerse durante un incontro tenutosi nell’Aprile 2008, proprio alla presenza dell’ex assessore Iavarone, e del professor Alberto Coppola, dove si convenne sulla necessità di redigere uno strumento urbanistico che regolasse la convivenza fisica dei cittadini, e per questo considerasse gli spazi pubblici di socializzazione, in particolar modo quelli pensati per i giovani e gli anziani, come prioritari e quelli destinati all’edilizia privati succedanei, perché l’interesse pubblico deve sempre prevalere su quelli di parte. Intenti e parole che trascurati ma che debbono, invece, rappresentare i pilastri sui quali fondare una nuova politica urbanistica per l’intera Sant’Arpino e per le Zone Castellone e S.Aniello in particolare”.

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