Puc, Iavarone: “Si lavori per salvaguardia del territorio”

di Redazione

Roberto IavaroneSANT’ARPINO. L’ex assessore ai lavori pubblici ed all’urbanistica, attuale esponente del Movimento “Sant’Arpino Bene Comune”, Roberto Iavarone, commenta l’approvazione da parte della giunta Di Santo di un progetto preliminare di Puc.

“Mi arrivano voci – scrive in una nota – circa l’approvazione di un preliminare di Puc da parte dell’amministrazione Di Santo. Bene. Intanto non so, se la notizia è vera, quanto siano state o saranno coinvolte le parti sociali ed i cittadini di Sant’Arpino sull’argomento, visto che trattasi di materia che andrà ad incidere fortemente sulla comunità, sul futuro di tante famiglie santarpinesi, sulla carne viva di tanta gente. Ma, detto ciò, mi chiedo, ancora una volta, quali sono ‘i numeri’ a supporto di una tale iniziativa e quali sono le prerogative politiche che supportano una tale decisione”.

“L’amministrazione targata Di Santo – sostiene Iavarone – già qualche settimana fa ha presentato il Piano Casa. Piano, che al di là della condivisione o meno dello stesso, intanto andrà ad incidere, se rimarrà tale, fortemente sull’assetto urbanistico della città. Inutile ripetere che Sant’Arpino ha un territorio ‘limitato’ pari a 3,2 km quadrati, quasi completamente urbanizzato, con una crescita della popolazione da decenni prossima allo zero. Paese che ha conosciuto, nei decenni passati, fenomeni di abusivismo anche spinto che , dall’approvazione del Prg vigente, hanno inciso profondamente sul territorio, calando sullo stesso tanti piani casa mai deliberati. Abbiamo un intero quartiere, zona Castellone, che richiede, e da anni, risposte”.

“Oltre a ciò – sottolinea – occorre fare i conti con tanti piccoli proprietari che nel tempo si sono ritrovati piccoli appezzamenti di terreno ancora oggi agricoli, inseriti in contesti quasi totalmente edificati, talvolta abusivamente. Mi chiedo allora quali di questi problemi vorrebbe andare a risolvere il nuovo Puc. Ma soprattutto, attuato il piano casa, mi chiedo di quante ‘risorse’, in termini urbanistici, ancora dispone la nostra comunità e per risolvere che cosa. I piccoli proprietari, zona castellone, o cosa? O forse siamo ancora di fronte alle solite promesse elettorali, consci che una volta eletti tutto ricadrà nel dimenticatoio, proseguendo sulla scia delle scelte già fatte? Fortunatamente, non credo possa funzionare ancora, i cittadini hanno già dato. Occorre mettere a punto proposte ‘ancora’ in grado di dare risposte a questi problemi, avendo la credibilità necessaria affinché i cittadini possano farle proprie”.

“Il sottoscritto – continua Iavarone – con Sant’Arpino Bene Comune, da giorni ha avviato un confronto programmatico con il gruppo Sant’Arpino Libera & Democratica. Molti amici mi hanno contattato, più interessati, in verità, alla eventualità di una mia candidatura piuttosto che alle proposte programmatiche che potranno scaturire da tale confronto. Cari amici non funziona, o non dovrebbe funzionare, così. Le candidature nascono , o dovrebbero nascere, dal programma. E’ dal confronto sulle cose più giuste da fare nell’interesse della collettività e dall’accordo su di esse che si possono individuare le candidature più adeguate e credibili a realizzarle. Nella consapevolezza che la politica, comunque, la si può fare, spesso meglio, anche fuori dalle istituzioni. Sul punto, Urbanistica, so che è al lavoro una commissione in seno al gruppo Sant’Arpino Libera e Democratica. Credo sia arrivato il momento del coinvolgimento dei cittadini nella discussione”.

“Occorre – conclude – ripartire da dove ci si è fermati, consapevoli che la coperta si è accorciata in questi anni; ripartire, ma con responsabilità. Ritengo che si debba arrivare ed in tempi brevissimi ad un confronto pubblico con proposte concrete, da sottoporre alla cittadinanza quale base di discussione per delle soluzioni possibili. Sant’Arpino Bene Comune intende farsene promotore con il gruppo Sant’Arpino Libera & Democratica, al quale faccio appello, e assieme a tutti i santarpinesi che ritengono il territorio un Bene Comune da salvaguardare nell’interesse di tutti”.

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