Parco Grassia, arrivano servizi igienici e acqua potabile

di Antonio Arduino

 AVERSA. Parco Grassia, quattro mesi dopo la consegna alla città l’area verde, realizzata dall’amministrazione Ciaramella con una spesa di 250 mila euro concessi ad Aversa nel quadro del programma Urban Italia …

… ma lasciata per anni abbandonata a se stessa, ha finalmente servizi igienici funzionanti e acqua potabile, ottenuta allacciando l’impianto delle fontanelle, passate da quattro a due, alla conduttura dell’acqua potabile del condominio Harmony. Inoltre, utilizzando una tecnica, a basso costo, applicata in tanti giardini privati, l’Amministrazione ha realizzato anche un impianto destinato all’irrigazione periodica delle ottocento piantine messe in sede qualche settimana fa cosicché possano crescere e diventare rigogliose. Un primo, importante passo per rendere l’area fruibile in maniera ottimale, adeguandola alle previsioni progettuali e alle attese degli utenti, ma c’è ancora tanto da fare.

Non per cercare il pelo nell’uovo ma è un dato di fatto, sottolineato a suo tempo anche dall’assessore all’ambente, che c’è necessità di sistemare i vialetti del parco. Perché la struttura sterrata del fondo, resa irregolare dalle intemperie, ne rende pericoloso l’uso a coloro che intendano effettuare una moderata attività sportiva, rende difficoltoso sospingere una carrozzina per portare a spasso un bambino e rende difficile l’uso di una sedia a rotelle.

Per rendere praticabili a tutti i vialetti, come affermò l’assessore, sarebbe necessario modificarne il fondo. Un piccolo intervento che risolverebbe tutto. C’è poi la questione sicurezza, rappresentata dalla incompletezza dei cordoli che disegnano il confine dei vialetti. In molti punti i mattoni si sono distaccati sparpagliandosi nel prato e nei vialetti stessi o sono parzialmente mancanti.

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Questo crea ostacolo a chi percorre l’area senza prestare attenzione a dove mette i piedi, come fanno i bambini quando sono intenti a giocare, o gli anziani affetti da fisiologici problemi di vista. Infine c’è l’area destinata ai cani padronali che sta trasformandosi in una selva di erbacce, cosicché diventa difficile accompagnarvi all’interno gli animali senza correre il rischio di incappare in una delle buche del terreno nascoste dalla vegetazione.

Forse i cani non hanno problemi ma i padroni sì. Tant’è che abbiamo notato che portano a spasso i cani nei vialetti, senza museruola e, spesso, senza tenerli a guinzaglio, creando preoccupazione in chi dei cani ha paura perché, come dimostrano le cronache, anche quelli nati e cresciuti in famiglia, trattati come fossero dei figli, spesso assalgono gli stessi padroni. Anche questo è un ostacolo da rimuovere per rendere fruibile completamente l’area.

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